La nave saudita Bahri Yanbu attraccata ieri al porto di Genova per caricare materiale militare da utilizzare nella conflitto in Yemen ha lasciato l’Italia. Una grande vittoria dei portuali Genovesi, dopo un’intera notte in sciopero insieme alle associazioni pacifiste. La nave si dirigerà verso Alessandria D’Egitto e non ha imbarcato né i cannoni né i generatori elettrici militari. Nel porto sventola ancora lo striscione con su scritto: “Stop ai traffici di armi, guerra alla guerra”.
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Ad occuparsi del caso della nave delle armi è stata soprattutto la Cgil Liguria. Il sindacato aveva indetto uno sciopero dei lavoratori portuali genovesi, per evitare che la nave cargo potesse effettuare il suo carico dallo scalo di La Spezia e lì imbarcare sia i generatori che dei cannoni da guerra Caesar di fabbricazione francese.
L’Arabia Saudita è direttamente coinvolta nella guerra civile in corso in Yemen. I lavoratori portuali della Filt Cgil avevano chiesto di poter ispezionare l’imbarcazione per verificare l’eventuale presenza di armi. In una nota la FILT-CGIL ha ringraziato “tutti i lavoratori, le associazioni ed i cittadini che questa mattina hanno contribuito alla riuscita della manifestazione di protesta riguardante la ‘Bahri Yanbu'”.
Il Prefetto questa mattina ha dichiarato che è stato evidente come non si potesse escludere che questo carico serviva ad un campo militare.
L’Ufficio per i diritti umani delle Nazioni Unite ha documentato che tra il 26 marzo 2015 e l’8 novembre 2018, ci sono stati in totale 17.640 vittime civili nello Yemen, di cui 6.872 morti e 10.768 feriti. La maggior parte di queste vittime, 10.852 sono il risultato di attacchi aerei condotti dalla Coalizione guidata dai sauditi. Questi sono i numeri ufficiali, ma numerose organizzazioni umanitarie stimano che in realtà il numero delle vittime sia di gran lunga superiore.
Secondo la ong Save The Children, nel Paese dall’inizio del conflitto sono morti per fame quasi 85mila bambini. Il numero è basato sui dati forniti dalle Nazioni Unite, che stima i tassi di mortalità in casi di grave malnutrizione e malattia tra i bambini al di sotto dei cinque anni di età. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), a causa della guerra in corso l’80 per cento dei minori residenti in Yemen ha bisogno di assistenza umanitaria, pari a oltre 11 milioni di bambini al di sotto dei cinque anni.
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