Il Festival di Sanremo continua a scatenare feroci polemiche, nonostante abbia chiuso i battenti già da qualche giorno. È anche il caso di Geolier, l’artista napoletano arrivato secondo in classifica dietro alla vincitrice Angelina Mango nonostante il trionfo ottenuto nel televoto con oltre il 60% delle preferenze popolari. Sulla vicenda decide di entrare a gamba tesa Vittorio Feltri. Il direttore editoriale de Il Giornale risponde alla domanda di un lettore nella sua rubrica ‘Stanza’. E sono parole di pietra contro i napoletani.
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Vittorio Feltri scatenato sul caso Geolier
Rispondendo a una domanda sul caso Geolier, Vittorio Feltri parla senza peli sulla lingua di “solite ma vittimistiche accuse di razzismo contro i meridionali. Stavolta a piagnucolare sono i napoletani che, non accettando, per campanilismo, la sconfitta del proprio cantante preferito, tacciano gli organizzatori di essere disonesti, di avere barato, di avere truccato i numeri. E si dicono altresì vittime di discriminazione”, attacca il giornalista.
“Nulla è meno elegante dell’incapacità di perdere. – alza ancora il tiro Vittorio Feltri – Incapacità che conduce a scagliarsi contro chiunque, a prendersela con chiunque, a cercare colpevoli, a scadere nel patetico vittimismo, che si può sintetizzare con questo pensiero: ‘Non ho perso perché altri sono piaciuti più di me bensì perché io sono il migliore e qualcuno ha cospirato contro di me’. Ritengo semmai che i napoletani siano stati avvantaggiati in quanto è stata ammessa in gara una canzone il cui testo risulta essere in dialetto tipico napoletano, dunque incomprensibile e inaccessibile alla stragrande maggioranza degli italiani. E pure ci si lagna”, conclude.
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