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Germania, il sovranismo di sinistra è realtà. Il partito socialista anti-sistema tocca il 19% all’Est e rompe con la “sinistra neoliberale”

Sahra Wagenknecht, proveniente dalle fila della sinistra radicale di Die Linke, ha recentemente deciso di distaccarsi da un’ampia parte della sinistra, che ritiene sottomessa alle politiche liberiste dell’Unione Europea. Con questa motivazione ha fondato un nuovo movimento politico chiamato Bundnis Sahra Wagenknecht – Ragione e Giustizia. Questa nuova proposta si presenta come una forza innovativa e potenzialmente dirompente non solo nel contesto politico tedesco, ma anche a livello internazionale. Sahra Wagenknecht si ispira a un socialismo di stampo internazionalista, che pone al centro la Sovranità Nazionale e popolare, opponendosi fermamente alla globalizzazione imposta dal capitalismo sfrenato. Il suo progetto segna una netta rottura con la sinistra tradizionale, da cui si è da tempo allontanata. Non sorprende che Wagenknecht abbia già affrontato questa frattura nel suo libro “Contro la sinistra neoliberale”, pubblicato in Italia da Fazi Editore. Nel volume, la politica tedesca critica duramente la sinistra, accusandola di aver abbandonato i lavoratori e di non difendere più né il lavoro né i salari, diventando invece, come sottolineato da Diego Fusaro sul Giornale d’Italia, “la guardia arcobaleno della globalizzazione neoliberale”.

La rapida ascesa di Ragione e Giustizia, che secondo recenti sondaggi avrebbe raggiunto il 19% delle preferenze nell’ex Germania Est, è particolarmente rilevante, soprattutto considerando che nelle stesse regioni l’estrema destra di AfD ottiene un significativo 25%. Sahra Wagenknecht non propone di superare la classica divisione tra destra e sinistra, ma di dar vita a una nuova forma di sovranismo di sinistra radicale, creando così un doppio fronte contro il mainstream europeista e globalista. Fusaro rileva che, sebbene la politica tedesca porti con sé alcuni presupposti ideologici ormai superati e discutibili, le sue proposte incentrate sulla difesa del lavoro contro il capitale e sulla protezione della sovranità democratica nazionale contro i processi di sovranazionalizzazione neoliberale sono comunque apprezzabili. Non sorprende quindi che molti media mainstream abbiano attaccato duramente il progetto di Wagenknecht. Una forza che, provenendo dalla sinistra, si pone in contrasto con la “sinistra neoliberale” rappresenta infatti una novità potenzialmente esplosiva. Questo movimento potrebbe ridefinire il concetto di sovranismo, tradizionalmente associato alla destra, e attrarre il consenso di coloro che, pur appartenendo all’area socialista-democratica, non accettano le estreme destre ma nemmeno una sinistra che, secondo molti, ha tradito i propri valori fondanti.

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