Il rischio di un nuovo focolaio di Covid a Montecitorio è altissimo. Nei giorni scorsi, infatti, ben 7 deputati sono risultati positivi al tampone. Non si conoscono ancora né le loro identità, né tanto meno se si fossero già sottoposti alla vaccinazione. Anche se alcuni organi di stampa ipotizzano che alcuni siano del Pd e pure vaccinati. Sospetti ovviamente sui parlamentari No vax. Anche se la tempistica dei contagi escluderebbe Sara Cunial da questo conteggio. “Non è stata la Cunial”, ironizza il deputato leghista Claudio Borghi. Mentre il presidente dell’aula, Roberto Fico, rassicura sul fatto che i contagi siano avvenuti al di fuori del Parlamento.
“La situazione è sotto controllo e il monitoraggio resta costante”, prova a rassicurare tutti il presidente della Camera Roberto Fico. Ma la preoccupazione che si possa scatenare un nuovo cluster di Covid a Montecitorio è alta. L’ultima volta capitò nell’ottobre del 2020, quando risultarono positivi 18 deputati, di cui 4 capigruppo. Per questo Fico starebbe pensando di ritornare sulla decisione di riaprire Transatlantico e buvette di Montecitorio, presa solo pochi giorni fa.
Al momento dunque sono 7 i deputati sicuramente positivi. Anche se sono decine quelli che si stanno sottoponendo ai tamponi perché entrati in contatto con loro. Come già accennato, non si conosce la loro identità. Ma è il quotidiano Repubblica ad avanzare l’ipotesi che alcuni di loro possano essere del Partito Democratico. “Tre sarebbero del Pd – si legge – gli altri quattro di gruppi diversi. Alcuni dovrebbero aver ricevuto la doppia dose di vaccino ma su questo non vi è certezza”.
“Il sistema di controllo del Green Pass a Montecitorio non fa distinzione tra chi lo ha perché vaccinato o guarito e chi perché in possesso di un tampone negativo”, spiega ancora Repubblica. Ma la notizia delle 7 positività scatena l’ironia di Claudio Borghi. “Tranquilli, si sono contagiati la settimana scorsa, quindi non è stata la Cunial. Ma dice Fico che si sono contagiati all’esterno del palazzo. L’ha saputo interrogando ad uno ad uno i virus finché non hanno confessato”, twitta il deputato leghista contrario al green pass.
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