L’attore Giancarlo Giannini ha la sua stella sulla Walk of Fame di Hollywood. La strada di Los Angeles omaggia con una stella dorata tutti i lavoratori dell’industria cinematografica che siano entrati nell’immaginario collettivo. Quale giorno fa, ricevuta la notizia, Giannini aveva concesso una dichiarazione amara al Fatto quotidiano. “Negli Usa mi amano, ma a Venezia non mi hanno dato neanche un gatto nero“. Giannini è il sedicesimo italiano a essere omaggiato, ma solo il secondo di sesso maschile.
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Stella sulla Walk of Fame a Giancarlo Gianni, la sua dedica
La stella dorata con il nome di Giancarlo Giannini è la numero 2.752 a Hollywood e si trova al civico 6361, all’incrocio tra Hollywood Boulevard e Vine street. Giannini è il sedicesimo italiano a ricevere l’omaggio di Hollywood, ma solo il secondo attore di sesso maschile. Il primo è stato Rodolfo Valentino, che la ricevette, postuma, nel 1960. “Lui per il cinema muto, io per quello sonoro. Mi sembra una splendida accoppiata!”, dichiara scherzando all’Ansa.
L’ottantenne originario di La Spezia ha voluto dedicare la sua stella a Lina Wertmüller, regista cui deve gran parte dei suoi ruoli più iconici, scomparsa nel 2021. “La dedico a Lina, che mi aspetta e con la quale faremo film ancora più belli lassù”.
Alla posa della stella sono intervenuti i produttori Barbara Broccoli e Michael Gregg Wilson, che l’hanno ingaggiato per due film della saga su James Bond: Casino Royale e Quantum of Solace. “Te la meriti questa stella, Giancarlo, razza di uomo affascinante, bello e sexy che sei!“, ha dichiarato Wilson. Era presente anche Tiziana Rocca, presidente del Filming Italy Los Angeles: “È un sogno che diventa realtà. Giancarlo non è un attore, è un mito“.
La Walk of Fame omaggia Giancarlo Giannini, ma è polemica
Al coro dei complimenti per Giannini si unisce anche la sottosegretaria al Ministero della Cultura, Lucia Borgonzoni, volata apposta da Roma. “Un orgoglio per tutta l’Italia è l’occasione per ricordare a noi stessi quanto valiamo nel mondo. Per me è un interprete incredibile, ma di lui amo soprattutto la voce”.
Proprio queste parole stridono pensando alle dichiarazioni dell’attore, che le fa da contraltare: “A Hollywood mi amano più che in Italia, a Venezia non mi hanno dato neanche un gatto nero. Comunque io ho ricevuto una nomination all’Oscar per ‘Pasqualino Settebellezze’ (uscito nel 1975 ndr), ma credo che la stella sulla Walk of Fame sia più importante, perché così per il pubblico sarò una star per sempre!”.
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