Gianni Morandi ha deciso di inserire nella sua setlist la storica canzone “C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones” per esprimere la sua solidarietà all’Ucraina, colpita dalla dichiarazione di guerra da parte della Russia.
Durante un’intervista, Morandi ha dichiarato di cantare questa canzone con particolare sentimento in un momento storico così difficile, in cui la guerra e la violenza sembrano essere sempre più presenti nella nostra vita quotidiana. Ha inoltre raccontato di aver cantato questa canzone in molte parti del mondo, incluso in Russia, dove è stato premiato per aver promosso la pace attraverso la sua musica.
Tuttavia, Morandi ha spiegato che le cose sono cambiate, e che ora la canzone assume un significato diverso, perché la Russia è diventata l’aggressore in questa situazione di conflitto con l’Ucraina. La canzone diventa così un messaggio di pace e di speranza per l’unità tra i popoli, invitando tutte le persone coinvolte in questa situazione a trovare un modo per risolvere il conflitto in modo pacifico.
La storia di un capolavoro
Ma qual è la storia di questa canzone? “C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones” è un brano scritto da Enzo Jannacci e Paolo Conte, pubblicato nel 1970. La canzone racconta la storia di un giovane ragazzo che, nonostante sia stato arruolato nell’esercito americano e inviato a combattere in Vietnam, non perde mai la sua passione per la musica dei Beatles e dei Rolling Stones.
La canzone è diventata un vero e proprio inno alla libertà e alla pace, diventando una delle canzoni più famose di Gianni Morandi. Il brano ha ispirato numerose cover e remix nel corso degli anni, diventando un classico della musica italiana.
Oggi, in un momento storico così delicato, la scelta di Morandi di inserire “C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones” nella sua setlist diventa un segno di solidarietà e di speranza per tutti coloro che stanno vivendo la difficile situazione di guerra tra Ucraina e Russia. La canzone rappresenta un messaggio di pace e di unione, invitando tutti a riflettere sulle conseguenze terribili della guerra e sulla necessità di trovare sempre una via per risolvere i conflitti in modo pacifico e condiviso.