Va avanti per la sua strada, in barba a tutto e a tutti. Uno dei personaggi più discussi del governo gialloverde, quel Giancarlo Giorgetti che i Cinque Stelle sopportano poco e malvolentieri e che anche all’interno della Lega ha i suoi bei nemici. E che però, nonostante tutto, riesce ancora a imporre la sua linea. Come sul caso delle autonomie del nord, un passaggio al quale il sottosegretario alla presidenza del Consiglio teneva particolarmente.
A margine dell’annuncio dell’avvio dell’iter, che si concluderà secondo il programma il prossimo 15 febbraio, Giorgetti si è però lasciato andare a un momento di sconforto, come riportato dal Corriere della Sera: “Non ne posso più,un governo non può andare avanti in questo modo” l’hanno sentito gemere. E fa il paio con una lamentela ripetuta più volte in questi mesi: “Matteo spara, poi a me tocca riparare e mettere tutto in ordine”.
Il successo sul fronte autonomie è stato particolarmente apprezzato dalla parte di emisfero verde cui Giorgetti fa da riferimento, quella che vede in prima linea il governatore del Veneto Luca Zaia e il lombardo Attilio Fontana. Si tratta, però, soltanto di un primo passo in una partita che non è ancora entrata nella sua fase cruciale.
Arriverà, infatti, il momento di mettere tutto nero su bianco. I tempi saranno lunghi,visto che come dice Conte “a metà febbraio si potrà sottoscrivere l’intesa con Veneto e Lombardia”. Poi servirà una legge e non sarà certo impresa facile. Giorgetti è determinato a portare avanti la sua battaglia, mentre i Cinque Stelle parlando di un “contentino” al quale non faranno seguito altre concessioni scomode.
“Chissà quanto dura il governo…”. Giorgetti fiuta la malparata e detta la nuova linea