Meloni contestata a Londra da manifestanti antifascisti. È accaduto all’arrivo della presidente del Consiglio a Downing Street, in presenza del premier britannico, Rishi Sunak. Fuori dal cancello dell’iconico numero 10 si ascoltavano le grida: “Refugees in, Meloni out” (‘Rifugiati dentro, Meloni fuori’). Si leggono anche cartelli su cui c’è scritto “No to fascist Meloni” (‘No alla fascista Meloni’) e “Basta razzismo sui rifugiati”. La contestazione prosegue sotto la pioggia, ma Meloni non sarà più in pubblico, perché arriverà insieme a Sunak a visitare i mosaici di Westminster, che non è aperta al pubblico.
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Le contestazioni contro Giorgia Meloni a Londra
Il governo di Londra è stato travolto dalle polemiche sulle politiche migratorie. Se si sbloccasse l’attuale moratoria, infatti, il governo potrebbe tornare a rimpatriare i migranti anche in zone del mondo dove rischierebbero la vita. “La lotta ai trafficanti e all’immigrazione clandestina è qualcosa che i due governi stanno facendo molto bene” esclama, però, Meloni. E prosegue: “Sto seguendo il tuo lavoro sono assolutamente d’accordo con il tuo lavoro”. Queste le parole di Meloni al primo ministro inglese.
“Noi siamo nazioni che, come tu hai detto, hanno una forte partnership ma che possono fare ancora di più”, sottolinea. “Sui grandi temi siamo dalla stessa parte, come la difesa e l’Ucraina. Se non combattiamo a fianco dell’Ucraina non vincerà più la forza del diritto, ma il più forte avrà la meglio sul diritto”.
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