Momenti di tensione tra Giorgia Meloni e i giornalisti durante la conferenza stampa seguita al Consiglio dei ministri che si è tenuto a Cutro, in Calabria. Il presidente del consiglio viene contestato quando prova a ricostruire gli eventi accaduti il 26 febbraio scorso, quando un’imbarcazione carica di migranti è naufragata di fronte alle coste italiane provocando decine di vittime. Incalzata dai cronisti, la Meloni si confonde ed è anche costretta a chiedere scusa. La discussione si infiamma sul mancato intervento delle motovedette della Guardia costiera.
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Giorgia Meloni in conferenza stampa a Cutro
“In che cosa si ritiene che ci sia stata una manchevolezza oggettiva? – sbotta la Meloni contro i giornalisti in conferenza stampa a Cutro – È ovvio che bisogna porsi delle domande, poiché mi pare che le risposte siano state chiare. Dite di no? Dunque mi state dicendo che c’è stata una volontà? Qualcuno pensa davvero che il governo o le istituzioni italiane non hanno fatto qualcosa che avrebbero potuto fare?”, domanda polemicamente ai presenti.
Scontro con i giornalisti
I giornalisti schierati per la conferenza stampa a Cutro a quel punto rispondono di no. E allora Giorgia Meloni prosegue. “Non c’è stata volontà, perfetto. È già un passo in avanti, ne sono contenta. – ironizza – In che cosa allora si ritiene che ci sia stata una manchevolezza oggettiva? Io non ho detto ‘una notte di mare tranquillo’. Io ho detto che non ho avuto segnalazioni di nave in difficoltà di navigazione, questo sto dicendo”.
“Certo, ma dopo l’incidente”, risponde ad un certo punto ad una domanda sul rientro delle imbarcazioni della Guardia di finanza, uscite per il pattugliamento, avvenuto intorno alle 3 di notte a causa delle cattive condizioni del mare. “No”, la correggono i giornalisti. “Non prima dell’incidente”, balbetta allora la Meloni. “No, prima prima prima”, interviene allora il vicepremier Antonio Tajani per correggerla. “No no, scusate, ho fatto confusione sul prima e sul dopo”, si scusa così il premier. A darle una mano ci provano quindi sia il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi che il nuovo capo del servizio stampa di Palazzo Chigi, Mario Sechi. Ma la bagarre con i giornalisti prosegue fino alla fine della conferenza stampa.
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