Palazzo Chigi è in una situazione di suspense, con una minaccia che preoccupa sia Giorgia Meloni che la sua principale nemica politica, Elly Schlein. Questa minaccia è la potenziale formazione di un nuovo governo tecnocratico, che molti descrivono come “alla Draghi”.
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Con la recente scomparsa di Silvio Berlusconi, si aprono nuove opportunità e domande. Il futuro del suo partito, Forza Italia, è incerto e incontrollabile, secondo la Presidente del Consiglio. Meloni esprime preoccupazione per i membri del parlamento di Berlusconi che si sentono ora senza difesa e temono di perdere i loro seggi. La sua priorità è garantire che non ci saranno elezioni anticipate per rassicurarli e prevenire il caos.
La potenziale disgregazione del partito di Berlusconi è quasi inevitabile, portando alla creazione di molti piccoli partiti e potenzialmente danneggiando l’esecutivo Meloni. Questo può essere particolarmente problematico se è innescato da una crisi esterna, come il non rispetto del Pnrr e l’eventuale interruzione dei finanziamenti da parte dell’UE.
Per tentare di mantenere la situazione stabile, Meloni ha chiesto a Tajani di “congelare” il più possibile la situazione e di mantenere il partito unito fino alle prossime elezioni europee.
Tuttavia, Forza Italia è diventata una variabile indipendente, con tutti i membri del partito impegnati a proteggere i propri interessi, anziché quelli del partito o della coalizione.
Meloni sa che l’unica minaccia reale può venire da fonti esterne, con l’epicentro a Bruxelles. L’Italia ha gestito il Piano di Ripresa e Resilienza in modo lento, che ora si sta trasformando in una potenziale opportunità per coloro che vorrebbero destabilizzare la destra italiana. Se l’UE dovesse bloccare uno o più pagamenti del Recovery Fund, le conseguenze sarebbero pesanti.
L’opzione di un’eventuale fusione con i resti di Forza Italia è un’ulteriore domanda che Meloni deve affrontare. Questa opzione potrebbe proteggerla da alcuni dei potenziali sconvolgimenti nel mondo del partito di Forza Italia e potrebbe aprire la strada a una collaborazione con il Ppe.
Per evitare il potenziale incubo di un governo tecnocratico e l’ombra di un “nuovo Draghi”, Meloni sta cercando di stringere un patto di convenienza con la segretaria del Pd, Elly Schlein. Entrambi i partiti, secondo il patto, si impegnerebbero a non appoggiare mai un altro gov