Giorgia Meloni torna a parlare di vaccino ai bambini. Ospite di Nicola Porro nella puntata di Quarta Repubblica del 22 novembre, la leader di Fratelli d’Italia ribadisce la sua contrarietà rispetto a far vaccinare la figlia Ginevra. Troppo pericoloso a suo dire. Ma la Meloni attacca a testa bassa anche sul green pass, ritenuto uno strumento non adeguato per combattere la pandemia. Critiche dure anche nei confronti dell’azione del governo Draghi.
“Non vaccino mia figlia Ginevra perché per lei il vaccino è più rischioso del Covid”, dichiara senza esitazioni Giorgia Meloni a Quarta Repubblica. Posizione peraltro già espressa alcuni giorni fa. “Un bambino ha le stesse probabilità di morire di Covid che di essere colpito da un fulmine. Per questo ho deciso di non vaccinare Ginevra”, sottolinea la leader di Fdi. “Il vaccino è utile soprattutto per gli adulti e per i soggetti immunodepressi. Io stessa mi sono vaccinata e questo dimostra che non sono una no-vax”, ci tiene a puntualizzare.
Poi, la discussione con Porro si sposta su green pass e stato di emergenza. “Ci hanno detto che il green pass era strumento di libertà – attacca Meloni – e non avevano ragione se oggi parliamo di nuovo di lockdown, regioni colorate, cenoni a Natale con il limite della capienza, proroga dello stato di emergenza. Se la voto? No, non voto la proroga. A parte che c’è un problema di ordine costituzionale, al massimo in Italia può durare due anni. Non è più emergenza questa, lo stato di emergenza nel merito non puoi prorogarlo”.
“O il green pass funziona e allora non serve la proroga, o proroghi lo stato di emergenza e allora le misure adottate finora non funzionano. – affonda ancora il colpo Giorgia Meloni – Andare avanti sulla stessa strada temo che non ci porterà da nessuna parte. Abbiamo l’84% dei vaccinati, è un dato altissimo, significa che purtroppo il vaccino è molto utile sulle terapie intensive, ma da solo non ti ferma il contagio”, conclude.
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