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Giorgio Napolitano si aggrava, l’orrore degli insulti sui social

Si sono aggravate nelle ultime ore le condizioni di salute del presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano che i medici definiscono ormai critiche. Napolitano ha compiuto 98 anni il 29 giugno scorso. Ma da tempo soffre di diverse e gravi patologie.
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Giorgio Napolitano condizioni critiche

Già il 21 maggio del 2022, Giorgio Napolitano era stato operato all’addome e ricoverato nove giorni all’ospedale romano Spallanzani. Il decorso post operatorio era stato regolare. Napolitano è stato presidente della Repubblica per un primo mandato dal 2006 al 2013. E poi per un secondo più breve, la prima volta nella storia della Repubblica italiana, dal 2013 al 2015.
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La notizia ha ovviamente fatto il giro del mondo, ma i leoni da tastiera non si sono fatti attendere. Si passa da “Tranquillo Giorgio, molla pure che di danni ce ne hai lasciati abbastanza” a “L’unica soddisfazione che ci è rimasta è sedersi sulla riva del fiume e aspettare che passino uno ad uno“. C’è chi gli augura “una pronta morte, anche se tardiva“, chi lo associa alla foto dell’ormai famosa mummia ‘aliena’ messicana, accompagnata dalla frase “Giorgio non mollare“.
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Non mancano i riferimenti alla storia politica di Napolitano, esponente di spicco del Partito comunista italiano per decenni, come nel caso di chi si dice pronto a brindare “quando la cariatide in decomposizione Napolitano decide di andare a trovare il Che, Mao, Stalin e altri simpatici amichetti all’inferno“. E ancora: “Con molti anni di ritardo e molti di condizionamento della politica italiana, forse, ma solo forse, muore Napolitano“, oppure “Un altro che muore e si porta nella tomba un sacco di segreti, tipo trattativa stato mafia“.

Oppure “Oggi si stappa“, “Ho già messo le bollicine al fresco, non vedo l’ora” e “Giorgia molla che hai rotto il c!!! Oh, non muoiono mai sti politici m**!“.

O chi invece critica gli odiatori: “Leggo i tweet sull’aggravarsi delle condizioni del Presidente Napolitano e ho la misura dello squallore infinito di troppe persone” e ancora “Quando leggo questi tweet perdo ogni speranza di evoluzione nell’essere umano“.

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