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Giovanna Pedretti, l’inchiesta sulla sua morte: “Si è sentita tradita da chi la conosceva”

Giovanna Pedretti indagini testimonianze

L’assedio mediatico intorno al caso della morte di Giovanna Pedretti si è in parte fermato nelle ultime ore. Ma le indagini per cercare di scoprire quali siano stati i veri motivi che hanno portato la titolare della pizzeria Le Vignole di Sant’Angelo Lodigiano a decidere di suicidarsi proseguono senza tregua. L’autopsia ha intanto confermato la morte per annegamento della Pedretti, gettatasi nel fiume Lambro. I carabinieri stanno cercando il presunto autore della recensione omofoba e anti disabili che la donna sosteneva fosse stata pubblicata ad aprile scorso e poi cancellata. Lei ha ammesso di averla poi modificata con un programma specifico, ma che lo stesso cliente fosse tornato nel suo locale. Per questo aveva deciso di pubblicare quella recensione. Fondamentali si potrebbero rivelare anche le testimonianze di alcuni amici secondo le quali Giovanna si sarebbe sentita “tradita”.
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Per quanto riguarda il misterioso autore della recensione, i carabinieri sono convinti che, se esiste davvero, presto riusciranno risalire alla sua identità. Anche attraverso un controllo degli scontrini emessi dal ristorante di Giovanna Pedretti. Oltre che dei filmati ripresi dalle telecamere di sorveglianza. Emerge intanto che, durante la sua testimonianza rilasciata in caserma sabato 13 gennaio, il giorno prima di morire, la donna si sarebbe mostrata sofferente. Forse perché “era già ossessionata dai commenti negativi”, spiega il marito Aniello D’Avino.
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Le testimonianze degli amici di Giovanna Pedretti

A turbarla sarebbero inoltre state le pressioni del compagno di Selvaggia Lucarelli, Lorenzo Biagiarelli. E anche le domande insistenti del giornalista del Tg3 Jari Pilati. “È come se si fosse sentita tradita anche da chi conosceva e non solo dall’odio social di sconosciuti”, rivela invece una su vecchia amica”. E un altra punta il dito contro gli “sputasentenze in paese”. “Era una donna solare e forte”, aggiunge un altro. Ma il suicidio del fratello Stefano, avvenuto 13 anni fa, è “una tragedia che non ha mai superato”.
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