Svolta nelle indagini di Giulia e Filippo: il ragazzo è stato iscritto sul registro degli indagati con l’accusa di tentato omicidio. Si era infatti appreso che le ricerche si erano sdoppiate. Gli investigatori non ci girano intorno:se li si cerca in due posti diversi, è perché Giulia era morta e Filippo vivo. Le indagini si stanno concentrando sul percorso compiuto dalla Punto nera per quanto lo si sia potuto ricostruire finora, e crea sconforto il fatto che pare ci sia un buco di un’ora negli spostamenti dell’auto. Ciò che potrebbe essere stato fatto nel corso di quell’ora è ciò che preoccupa maggiormente gli inquirenti.
Il percorso della Punto e quel buco di un’ora vicino a Fossò
L’ultimo avvistamento risulta domenica mattina: la Fiat Grande Punto di Filippo Turetta, verso le 9 di mattina, si trovava a Cortina d’Ampezzo, fotografata dalle telecamere. Prima, un viaggio di diverse tappe: da Marghera a Vigonovo, passando per Fossò, poi il trevigiano, il Vajont, la Val Zoldana e infine Cortina. Poi alcuni avvistamenti: Ospitale di Cadore, in primis, e poi forse il viaggio è proseguito in direzione Alto Adige (c’è una segnalazione di ieri mattina a San Candido). Filippo lo si cerca vivo, ma ci si chiede dove sia Giulia: preoccupa infatti che quando la macchina è transitata da Fossò (dove sono state rinvenute chiazze di sangue e capelli) si è fermata per un’ora. Un altro buco temporale è avvenuto nella zona del Vajont. Il timore è che nel corso dei due lassi temporali Giulia sia stata uccisa e che ci si sia voluti sbarazzare del cadavere.
Sarà fondamentale l’esame dei reperti, sangue e capelli: se risulteranno appartenenti a Giulia le ricerche cambieranno, ma per ora, formalmente, si parla di “ragazzi scomparsi”. Anche il dna di Filippo è stato prelevato per eventuali confronti. Ma solo formalmente: nei fatti, le ricerche stanno già setacciando fiumi e corsi d’acqua, perché si cerca un cadavere.
Elena, la sorella: “Spero che ci stiamo sbagliando tutti”
Elena Cecchettin ieri ha appeso in casa dei fiocchi rossi: erano pronti per festeggiare la laurea di Giulia e lei non ha voluto mettere da parte quello che avrebbe dovuto essere un bel giorno di festa, e che si è trasformato in un incubo. “Non penso che lui fosse una persona cattiva. se ha sbagliato penso che potrà rimediare al suo errore in qualche modo. Spero che ci stiamo sbagliando tutti e che le cose non siano andate come pensiamo. L’odio non è per sempre, comunque, e odiare non porta da nessuna parte. A me comunque in questo momento interessa una cosa sola, ho un’unica priorità, sapere dov’è mia sorella”.