Senago, una piccola comunità nella provincia di Milano, è sconvolta. La morte tragica di Giulia Tramontano e di suo figlio non nato, Thiago, è un dolore che si diffonde ben oltre la famiglia. Giulia e Thiago sono stati uccisi da Alessandro Impagnatiello, il padre del piccolo, in un terribile atto di violenza che ha spezzato una famiglia. Con il passare delle ore, inoltre, emergono nuovi agghiaccianti particolari di questa assurda vicenda. Dopo aver ammazzato Giulia, l’assassino ha mandato un sms alla sua amante. E poi, ancora, l’uomo avrebbe cercato su internet come uccidere e poi liberarsi del suo corpo.
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L’sms di Alessandro Impagnatiello all’amante dopo aver ucciso Giulia Tramontano
“Il figlio non è mio. Lei se ne è andata, sono libero adesso”. Questo è il delirante messaggio inviato da Alessandro Impagnatiello all’altra donna subito dopo aver ucciso Giulia Tramontano. Secondo gli investigatori l’avrebbe uccisa tra le 19 e le 20 di sabato sera. Poi avrebbe chiesto all’altra un incontro, per potersi presentare come un uomo libero. Ma lei si era rifiutata.
Marco, il fratello più giovane di Giulia, ha reso omaggio alla sorella e al nipote sul luogo dove il corpo di Giulia è stato ritrovato. Arrivato in silenzio, ha lasciato un mazzo di fiori e un biglietto: “X Giulia e Thiago. Per sempre nei nostri cuori. Mamma Papà Chiara Marco”. Poi, silenziosamente e accompagnato da una pattuglia della polizia locale, se ne è andato.
Giulia era incinta di Thiago, un bambino che non avrà mai l’opportunità di nascere. Lavorava da casa, in smart working, per un’agenzia di affitti brevi, cercando di ridurre al minimo lo sforzo in vista del parto. La sua famiglia, tra Sant’Antimo e la Liguria, era con lei, seguendo la gravidanza giorno dopo giorno. Thiago sarebbe stato il primo nipote per Franco e Loredana Tramontano.
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La disperazione dei familiari di Giulia
Chiara, la sorella di Giulia Tramontano, è stata il principale punto di contatto tra la famiglia e il mondo esterno dopo la tragedia. Ha condiviso messaggi sui social media, cercando di far luce sulla scomparsa di Giulia. Fin dall’inizio, ha insistito che Giulia non era scomparsa spontaneamente. La famiglia non credeva alla versione di Alessandro Impagnatiello, il padre di Thiago e reo confesso dell’omicidio.
“Tre è il numero perfetto”, scriveva Chiara sui social, sotto una foto di lei con Giulia e la madre. Ora, dopo la tragedia, condivide un altro messaggio: “Grazie di averci dato la speranza di trovarla. Grazia di averci creduto e aiutato. Grazie dal profondo del cuore di una famiglia distrutta, di fratelli che non hanno avuto la possibilità di cullare il proprio nipote. Di genitori che sono stati privati del diritto di essere tali. La nostra famiglia sarà per sempre unita come in questa foto”. La morte di Giulia e Thiago è una tragedia che ha toccato profondamente la comunità di Senago e oltre. Il loro ricordo continuerà a vivere nel cuore dei loro cari e di coloro che sono stati toccati dalla loro storia.
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