Il suo banco portatile in mezzo alla natura è una delle immagini più forti e più belle di questo tragico periodo. Un esempio, se vogliamo. Giulio, una sedia, un tablet, un cellulare e via alla lezione on line. La straordinaria foto e la straordinaria storia, l’ha raccontata Il Tirreno. “Siamo nelle campagne di Pomonte, nel comune di Scansano. Giulio Giovannini ha 12 anni e pur di seguire le lezioni online è andato a un chilometro da casa e si è ‘accampato’ in mezzo alla natura”. Perché là, paradossalmente, arriva la connessione. A casa sua, invece, niente. Giulio frequenta la prima media a Marsiliana, all’istituto comprensivo Pietro Aldi di Manciano.
La sua scuola ha da subito adottato la didattica a distanza per sopperire alla chiusura delle scuole per combattere l’emergenza coronavirus. Per lui però le difficoltà sono state subito tantissime. Per un problema alla linea telefonica lo studente non aveva la possibilità di nessuna connessione. Nessuna possibilità di collegarsi da casa quindi. Problemi, vista la zona impervia in cui abita, anche l’uso del cellulare non è così facile. “Per chiamare – spiega la mamma, Gloria Nucci – dobbiamo spostarci da casa. Nella nostra abitazione anche il segnale della telefonia mobile non è granché”.
Dopo alcune settimane in cui Giovannini non è riuscito a seguire la lezione nei giorni scorsi però è avvenuta la svolta. Anche alcuni genitori dei compagni di Giulio si sono dati da fare per cercare di aiutare il compagno dei loro figli. «Dispiaceva davvero a tutti che il ragazzino rimanesse fuori dalle lezioni». Quello che rammaricava tutti, sopratutto, era il fatto che, anche se Giulio ha continuato a fare i compiti, non riuscisse ad avere un rapporto, seppure virtuale, con i suoi insegnanti e con il resto dei suoi compagni. Adesso il problema sembra risolto.
Giovannini, spostandosi da casa, a circa un chilometro, col suo cellulare e col tablet ha la possibilità di seguire le lezioni collegando il tablet al suo smartphone. Ieri mattina per Giulio è stata la prima lezione. Mentre i suoi compagni erano collegati dalle loro case, lui era immerso nella natura. Un tavolo e una sedia non lontano dalla macchia, lungo una strada pur di fare lezione. Una sede inusuale ma di certo, in mezzo alla natura, nessuno lo disturberà. La speranza è che il tempo lo assista e le belle giornate siano sempre più frequenti in modo che possa stare comodamente seduto fuori e non costretto dentro una macchina.
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