Giuseppe Conte cambia idea e apre al dialogo con il Pd. Dopo la caduta del governo Draghi, provocata secondo i Dem proprio dai pentastellati in collaborazione con il centrodestra, i rapporti tra le due forze politiche sembravano irreversibilmente compromessi. Niente più campo largo insomma, come si era ipotizzato in questi mesi. La conferma della rottura era arrivata direttamente dal segretario Enrico Letta. Ma ora le parole di Conte, fino a poche ore fa deciso a correre da solo, rischiano di rimescolare tutte le carte in tavola.
“Non escludiamo il dialogo coi Democratici. – Conte va subito al nocciolo della questione intervistato da Tpi – Ci saranno le premesse solo se il Pd vorrà schierarsi a favore dei più deboli, del lavoro, dei più giovani, delle donne”. Sulla caduta del governo Draghi nega invece ogni responsabilità. “Non l’ho provocata. – spiega il leader del M5S – Mi assumo però tutte le responsabilità del fatto che l’agenda che noi dobbiamo portare avanti deve essere un’agenda sociale ed ecologica. E non abbiamo ricevuto risposte da nessuno, ma anzi abbiamo riscontrato un’indifferenza persino del Pd”.
Secondo l’ex premier, “più della larghezza del campo è importante la forza e la coerenza del programma. E la sua praticabilità. Non chiederò mai un voto ai cittadini per gestire il potere. Oggi non pare possibile realizzare alcun tipo di programma con personalità litigiose che non riescono a mettersi d’accordo su nulla. Da Calenda a Brunetta, da Renzi a Di Maio”, conclude.
Solo pochi giorni fa Enrico Letta, parlando della caduta di Draghi, aveva detto di credere che “quello che si è compiuto sia stato un suicidio collettivo della politica italiana e credo che le nostre istituzioni, la nostra politica esca molto ammaccata”. Per quanto riguarda poi la rottura con il M5S, “in queste elezioni è irreversibile, lo abbiamo detto, lo avevo detto prima. Avevo detto a Conte se prendete una decisione di questo tipo questa sarà la conseguenza e siamo lineari con questa scelta”.
Potrebbe interessarti anche: Elezioni, Giuseppe Conte: “Il M5S sarà solo, saremo il terzo polo”