I due fratelli Bianchi, Marco ed Emanuele, condannati all’ergastolo per l’omicidio ritenuto volontario di Willy Monteiro Duarte, avvenuto a Colleferro, vicino Roma, nel settembre di due anni fa. I loro due complici del feroce pestaggio del ragazzo di origini capoverdiane, Mario Pincarelli e Francesco Belleggia, condannati rispettivamente a 21 e 23 anni di carcere. È questa la sentenza di primo grado emessa dalla Corte diAssise di Frosinone nella tarda mattinata di oggi.
“Attendiamo con serenità questa sentenza così come abbiamo affrontato l’intero processo. Gli elementi raccolti su questa tragica vicenda sono a mio avviso univoci”, aveva dichiarato poco prima della sentenza Domenico Marzi, avvocato della madre e della sorella di Willy. Mentre il padre del giovane accoglie la proclamazione della giuria con un eloquente: “È una sentenza giusta”.
La lettura della sentenza è stata inoltre accolta in aula dagli applausi commossi dei familiari e degli amici di Willy Monteiro Duarte. Mentre dal banco degli imputati hanno cominciato a levarsi urla e grida che hanno costretto le forze dell’ordine a portare via immediatamente i due fratelli Bianchi e gli altri imputati.
“È quello che speravamo in relazione al lavoro svolto. – dichiara pubblico ministero Giovanni Taglialatela – Ma sappiamo che il giudizio poi si presta a delle variabili e il fatto aveva un contesto e delle sfumature che potevano dare adito a una diversa valutazione. Tuttavia le prove che avevamo prodotto erano, a nostro avviso, assolutamente sufficienti e più che fondate per chiedere quello che abbiamo chiesto”. Totalmente opposta la reazione di Massimiliano Pica, avvocato difensore dei fratelli Bianchi. “È stato un processo mediatico. – protesta il legale – Va contro tutti i principi logici. Leggeremo le motivazioni e poi faremo appello. Siamo senza parole”.
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