C’è davvero Giuseppe Conte nel futuro del Movimento Cinque Stelle? O le strade sono destinate a separarsi, magari anche in maniera netta? Stando al giudizio degli elettori, il dado è presto tratto: l’unica speranza che il partito ha di rialzare la testa è quella di affidarsi all’attuale premier come punto di riferimento. A sancirlo sono i dati dell’ultimo sondaggio realizzato da Emg Acqua nella giornata del 16 giugno e presentato ad Agorà, il programma condotto da Serena Bortone su Raitre.
I partiti, innanzitutto: se si votasse oggi la Lega di Matteo Salvini sarebbe il primo partito con il 26,6%, seguito dal Pd al 19,9% e dal M5s al 16,4%. Più indietro Fratelli D’Italia di Giorgia Meloni, al 14,0% e Forza Italia al 6,7%. Nel testa a testa tra Italia Viva e Azione al momento avrebbe invece la meglio il partito di Matteo Renzi: è al 4,9%, mentre il partito di Carlo Calenda è al 3,4%. E ancora La Sinistra è data al 2,3%, Europa Verde al 1,8%, Più Europa al 1,5%.
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Per quanto riguarda il mondo pentastellato, alla domanda “Chi vorrebbe oggi a capo del Movimento?” gli elettori hanno risposto nell’ordine: “Giuseppe Conte” (25%), “Luigi Di Maio” (10%), “Alessandro Di Battista” (9%), “Beppe Grillo” (9%), “Vito Crimi” (5%), “Virginia Raggi” (4%), “Paola Taverna” (4%), “Chiara Appendino” (1%). Il 34% ha preferito non rispondere.
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E d’altronde Giuseppe Conte è anche il leader che riscuote maggiore fiducia tra gli intervistati, con il 44%, seguito da Giorgia Meloni al 35%, Matteo Salvini al 33%, Nicola Zingaretti al 23%, Carlo Calenda al 22%, Luigi Di Maio al 21%, Silvio Berlusconi al 19%. Staccati Giovanni Toti al 16%, Matteo Renzi al 15%, Vito Crimi al 12%. Il 44% degli intervistati ha poi dato per possibile una crisi di governo, mentre secondo il 31% non ci sarebbero le avvisaglie.
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