Vai al contenuto

Gli italiani stanno con Draghi: 8 su 10 dicono sì all’obbligo vaccinale

Nonostante gli attacchi costanti di Giorgia Meloni dall’esterno e, a intermittenza, di Matteo Salvini da dentro il governo, la maggior parte degli italiani si dice fiduciosa nel premier Mario Draghi. L’ultimo sondaggio condotto da Demos per l’Atlante Politico di Repubblica non lascia dubbi in merito: l’attuale presidente del Consiglio gode ancora del sostegno di due terzi dei cittadini, anzi anche qualcosina in più (67%), mentre il consenso ai partiti appare molto più frammentato.

Gli italiani stanno con Draghi: 8 su 10 dicono sì all'obbligo vaccinale

Fratelli d’Italia, stando al sondaggio, resta il primo partito (20,8%), superando la Lega ferma al 19,6% e il Partito Democratico, in crescita al 19,3%. Tre partiti, dunque, nello spazio di un punto, con il Movimento Cinque Stelle che resta invece indietro al 16,6%, comunque meglio rispetto a qualche mese fa. Lontana, invece, Forza Italia di Silvio Berlusconi, ormai al di sotto dell’8%.

Calo di popolarità anche per quasi tutti i leader. Draghi è ancora oggi il più apprezzato, come detto, seguito dal ministro della Sanità Roberto Speranza, dal Commissario europeo Paolo Gentiloni e dalla leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni. Entrando sui singoli temi, invece, il Green Pass, nonostante qualche protesta, è un provvedimento che gli italiani promuovono appieno, considerato utile per vincere la battaglia contro il Covid: complessivamente, i favorevoli sono infatti il 78% degli intervistati, con picchi tra gli elettori di Pd e M5S.

A conferma di una piena fiducia nell’azione di Draghi, il  64 per cento degli italiani è favorevole all’idea di un obbligo vaccinale vero e proprio per tutta la popolazione, mentre un altro 17 per cento lo vorrebbe esteso soltanto ad alcune categorie. Nel complesso dunque, anche se con qualche divergenza sull’applicazione, otto intervistati su dieci credono sia necessario intervenire imponendo le due dosi per legge.

Ti potrebbe interessare anche: Marcato, l’assessore di Zaia: “Durigon? Nella Lega non c’è posto per i fascisti”

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure