Cresce il numero dei laureati italiani. Ma i ragazzi che frequentano i nostri atenei sono davvero competenti?
Secondo i dati, forniti da University 2Business in collaborazione con Enel Foundation, le competenze digitali lasciano a desiderare.
I laureati sono coloro che dovrebbero saperne di più e invece si scoprono poco aggiornati in particolare sul mondo high tech e in genere sulla multimedialità. Questo è grave anche perché l’offerta lavorativa richiede specifici ruoli in aree come il digital marketing, l’industria 4.0 e il Cloud Computing.
Qual è la situazione attuale?
Solo un laureato su 5 ha concretizzato un’esperienza in un progetto digitale, mentre appena 16% dei laureati di settore è capace di sviluppare un software, mentre il 29% sta imparando a farlo. Il vero problema è che solo il 19 % degli universitari crede che il digitale possa supportare lo sviluppo di nuovi modelli di business.
Eppure le università puntano su una formazione specifica e adeguata, ma a quanto pare non basta. Sempre secondo i dati forniti da University2Business risultano 2140 i corsi specializzati su materie e contenuto digitali. Questi insegnamenti che possono variare dall’essere completamente incentrati sui temi digital, all’esserne solo in parte, sono presenti soprattutto nelle facoltà scientifiche e negli atenei del nord-ovest d’Italia. Quali sono i corsi più seguiti? Quelli che trattano di materie informatiche e scientifiche, con una particolare attenzione allo sviluppo software, ai social media, ai big data analytics e ai social media. Quelli poco proposti nei corsi di laurea, ma che in realtà sarebbero più specializzanti per l’offerta lavorativa sono a proposito di epayments (e blockchain) e cognitive computing.
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E pensare che la maggior parte degli universitari non sa cos’è esprimere cosa sia “cloud” né “big data”, e non sa neanche spiegare cos’è una fatturazione elettronica o un mobile advertising. Oltre la metà poi non ha idea di cosa sia l’Internet of Things o l’industria 4.0.
I dati mostrano l’ostacolo che si erge tra la formazione universitaria e il mondo del lavoro, in quanto è difficilissimo trovare laureati con le specifiche competenze digitali richieste dal mercato.