Ora si legge in un blog post ufficiale, che Chrome 64, disponibile a gennaio, inizierà a bloccare la riproduzione automatica dei contenuti multimediali nelle pagine web, sia su desktop sia su mobile. I video potranno essere riprodotti automaticamente se già silenziati di default o se non contengono una traccia audio o se l’utente ha indicato interesse verso il contenuto stesso, ossia se avrà cliccato nella pagina.
In precedenza, un utente di Chrome poteva fare clic con il pulsante destro del mouse sulla scheda di un sito Web per mostrare un menu che includeva “Scheda disattivata”. Con l’aggiornamento, facendo clic con il tasto destro del mouse sulla scheda ora viene visualizzato “Sito muto“. Questo piccolo aggiornamento, tuttavia, farà una grande differenza.
Tuttavia, una delle preoccupazioni più frequenti delle persone è la riproduzione inaspettata dei contenuti, che può utilizzare dati, consumare energia e disturbare la navigazione. Per risolvere questo problema, Chrome renderà l’autoplay più coerente con le aspettative dell’utente e darà agli utenti più controllo sull’audio”, spiega il blog post.
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Verrà introdotta un’opzione che permette di disabilitare l’audio sui siti che gli utenti selezioneranno. Questa impostazione sarà presente in ogni sessione di navigazione e permetterà di personalizzare quando e dove riprodurre l’audio.
Chrome, secondo le statistiche di NetMarketShare, è utilizzato da quasi 6 dispositivi su 10 tra desktop e mobile: vista la sua grande diffusione, queste nuove impostazioni potrebbero avere effetti di rilievo anche per quanto riguarda il mercato della pubblicità.
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