Creare applicazioni e programmi che siano adattabili sia per Android sia per iOS, ha significato finora mettere al lavoro una squadra di tecnici differente. Gli sviluppatori hanno infatti programmato costantemente due versioni dello stesso prodotto. La situazione sembra destinata finalmente a cambiare: Google ha rilasciato un strumento, la prima Beta di Flutter, un framework per creare contemporaneamente interfacce utente per le applicazioni iOS e Android.
Si tratta di un’innovazione a dir poco essenziale, essendo una vera e propria semplificazione dello sviluppo della piattaforma.
Come funziona?
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iOS e Android
Il processo tecnico è stato spiegato al Mobile World Congress: il toolkit fa sì che gli sviluppatori possano avere un codice utilizzabile su diverse piattaforme, velocizzando non solo la procedura, ma anche rendendolo eseguibile attraverso sistemi operativi diversi e sviluppando le applicazione per essere compatibili con tutte le piattaforme. Il codice in questione viene realizzato in Dart. Poi grazie al rendering e al framework di Flutter, il codice può essere applicato con un aspetto nativo. In pratica significa che questo motore viene inviato insieme al codice, di conseguenza può essere utilizzato per eseguire l’applicazione su tutti i dispositivi di destinazione, rendendo così semplice e univoca la fruizione sia su iOS che Android.
Con questa innovazione, Google tenta di cancellare i look convenzionali ai quali eravamo abituati finora, per qualcosa di completamente diverso.
I nuovi aggiornamenti dovrebbero arrivare ogni quattro settimane circa, dato che Google e altri sviluppatorti hanno contribuito a creare un progetto open-source e stanno ultimando una versione 1.0.
Flutter potrebbe infatti aiutare a inaugurare un’app di nuove applicazioni in un’epoca in cui moltissimi software mobile somigliano ai cookies.
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Personalizzazione e progettazione
“L’identità del marchio e la personalizzazione del design estetico dell’app stanno diventando più importanti rispetto dell’estetica della piattaforma tradizionale. Ad esempio, le progettazioni di app spesso richiedono caratteri, colori, forme, movimenti e altro ancora, più personalizzati per trasmettere chiaramente la loro identità di marca” afferma Google.
Dello stesso avviso è Seth Ladd, il responsabile del programma: ”Crediamo che sviluppatori e marchi possano trarre vantaggio dal framework di Flutter per ottenere il controllo dell’interfaccia utente, creando chiaramente la propria identità di marca su tutti i dispositivi. Inoltre Dart è accessibile e facile da imparare”. Insomma, si tratta di una vera e propria operazione per aumentare sviluppo e velocità. Gli sviluppatori sono infatti in grado di vedere le modifiche dell’applicazione già mentre le codificano. Nuove aggiunte? Riguardano funzioni di accessibilità e supporto per il formato immagine.