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Google news, cavi sottomarini transoceanici e nuovi Data Center

Se parliamo di Google, è indubbio il nesso con l’innovazione tecnologica. Il colosso di Mountain View continua la sua corsa verso l’espansione dell’universo digitale e lo fa arrivando fino ai confini del mondo, che in questo caso significa Oriente.
Ha in progetto di costruire un nuovo cavo sottomarino con lo scopo di connettere la piattaforma cloud fino in Asia, compresi gli stati di Giappone, Guam e Australia. Il nuovo sistema di cavi sottomarini sarà per l’appunto chiamato JGA, e collegherà Tokyo a Osaka, fino a Guam e da quest’ultima giungerà fino a Sidney. La sua estensione sarà di circa 6mila miglia e il completamento del progetto è previsto per il 2019.

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La Rete diventa globale

Collaborano attivamente con Google per la realizzazione dei collegamenti sottomarini anche l’ISP australiano AARNet e RTI-C, il produttore dei cavi.

Questo piano per espandere la rete saprà offrire una migliore connessione, dunque maggiore velocità a Mumbai, Singapore, Taiwan, Tokyo e Sydney, tutte regioni che saranno interessate dai servizi già disponibili di Google Cloud Platform.

Il cavo sottomarino del progetto si unisce ad altri 3 cavi già installati per formare una rete globale sempre più efficiente: Indigo collega Perth, Sydney e Singapore a Giacarta, HK-G collega Hong Kong a Guam, e SJC collega il Giappone alla Cina, Hong Kong, Filippine, Brunei, Tailandia e Singapore.

Questo serve non solo agli utenti, che vivendo in quelle zone vedranno ampliata la portata della piattaforma di Google, ma significherà maggiore interattività per tutte le multinazionali come Coca Cola, Best Buy, Niantic, Spotify, Motorola, Paypal, Apple iCloud e Airbus, che vedranno prestazioni più elevate e minori interruzioni sul servizio.

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Numerosi progetti in cantiere

Il progetto del cavo sottomarino in Asia non è certo l’unico piano a cui sta lavorando il colosso di Mountain View. Entro la fine del 2019 altri tre nuovi cavi sottomarini in fibra ottica sono previsti partendo dall’Oceano Pacifico e arrivando fino al Mare del Nord. Lo scopo è sempre quello di mantenere alte le prestazioni, espandendo il cloud business e provando a battere la concorrenza sempre più incalzante di competitor come Amazon e Microsoft.

Ben Treynor Sloss, vicepresidente della piattaforma cloud di Google, ha dichiarato: “Insieme, questi investimenti, migliorano ulteriormente la nostra rete, la più grande del globo, che fornisce il 25% circa del traffico Internet mondiale. Aziende come PayPal sfruttano la nostra rete e infrastruttura per gestire efficacemente le loro attività”.

Ogni cavo, come già riportato in precedenza, ha un nome. Ad esempio si chiama Curie quello che da Los Angeles arriverà fino in Cile, mentre Havfrue è il nome di quello che collegherà Stati Uniti, Danimarca e Irlanda.

11 in tutto i progetti per i cavi sottomarini in cantiere, accompagnati dalla costruzioni di nuovissimi Data Center in cinque diversi paesi.

Se il mondo della tecnologia corre veloce, Google resta al passo, realizzando un tassello dopo l’altro, la strada da percorrere sempre più rapidamente.

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