Dopo la totale bocciatura di Licia Ronzulli per il veto personale di Giorgia Meloni, le sorti della coalizione di centrodestra sembrano meno scontate e meno granitiche di quanto potesse sembrare.
In un’intervista alla Stampa, il fedelissimo di Silvio Berlusconi e potente industriale Gianfranco Miccichè, già ministro per il Sud e viceministro dell’Economia, suggerisce di “valutare l’appoggio esterno”, perché adesso c’è una corsa “a prendersi i parlamentari azzurri per ammazzare definitivamente l’ex premier”.
“Stanno maltrattando Berlusconi”, dice il senatore, perché Meloni vuole “dividere Forza Italia come ha fatto con la Lega scegliendo Giorgetti”.

“È assolutamente normale che i leader vogliano delle sentinelle dentro al Consiglio dei ministri, fu così nel caso di Marco Follini. Cosa c’è di male? E poi questa storia che Licia non sarebbe all’altezza è assurda: se ha un ruolo così importante nel partito vuol dire che è all’altezza di averlo anche nel governo”.
Ecco perché secondo Miccichè Forza Italia dovrebbe restare fuori dal governo: “La mia idea è, diamo l’appoggio esterno al governo. A questo punto si scelga lei questi scienziati di ministri”. Ma sostiene anche che “quello che succederà è un film già visto: cercheranno di prendersi uno a uno i parlamentari per ammazzare definitivamente Berlusconi”.