Alle 18 in punto, come da programma, si è conclusa la consultazione online su Rousseau per gli iscritti chiamati a decidere se accettare o meno l’accordo tra M5S e Pd e per formare il nuovo governo guidato da Conte. L’esito è stato chiaro: la maggioranza degli attivisti del Movimento ha dato il proprio consenso e così ora si potrà procedere a formalizzare l’accordo. Il sì ha vinto con il 79,3%. Stamattina sul Blog delle Stelle era stata postata la bozza di programma tra i due partiti, con 26 punti.
Poi c’è stato un vertice dei Cinque Stelle a Palazzo Chigi con Luigi Di Maio che all’uscita ha detto: “Ho votato su Rousseau. Ma il voto è segreto”. Per Davide Casaleggio è stato “un record mondiale di partecipazione online a una votazione politica”. I votanti che si sono espressi sull’accordo di governo, infatti, hanno superato quota 73.000.
Nel pomeriggio lo spread è subito sceso sotto i 160 punti, precisamente a 159: non accadeva dal maggio del 2018. Sul dato influirebbe la nascita del nuovo governo Pd-M5S, data per probabile dai mercati finanziari. A dire la sua, in modo franco, come sempre, anche Matteo Renzi: “Non credo che il M5s voglia suicidarsi. Non credo ci siano dubbi. È arrivato il momento di un atto di responsabilità: con il voto non ci sarebbe solo un bagno di sangue per gli italiani ma anche per i parlamentari grillini”.
Matteo Renzi intercettato dalle telecamere del Tg La7 nei pressi del Senato sui nuovi partner di governo ha aggiunto: “L’accordo mi fa rosicare. Continuo a pensare del M5S quello che ho sempre pensato e loro pensano di me quello che hanno sempre pensato, per me è una medaglia. Tra avversari si fa un tratto di strada per salvare l’Italia”.
Il limite dei 56.000 voti sulla piattaforma Rousseau era stato raggiunto quando fu scelto Di Maio come capo politico del Movimento. Quando invece la base pentastellata fu chiamata a valutare il contratto di governo con la Lega la partecipazione fu di 44.900 iscritti. Nuovo record, dunque.
Qui i 26 punti del contratto di governo tra M5S e Pd. Potrà subire qualche variazione, ma la base è pronta. Adesso si attende solo la mossa ufficiale del premier incaricato Giuseppe Conte che dovrà sciogliere la riserva e assumere la presidenza del Consiglio.
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