Dopo aver sconvolto l’Australia, il ciclone Novak Djokovic rischia di abbattersi anche sull’Italia. Soltanto ieri, il sottosegretario allo Sport del governo Draghi, Valentina Vezzali, aveva dato il suo benestare alla partecipazione del campione serbo ai prossimi Internazionali d’Italia, in programma a maggio al Foro Italico di Roma. Tempo poche ore e la Vezzali viene smentita dal collega del ministero della Salute, Andrea Costa, totalmente contrario al fatto che un atleta non vaccinato come Djokovic possa trasgredire le regole ancora in vigore nel nostro Paese.
“Le norme vigenti non prevedono per la pratica degli sport individuali, non di contatto e all’aperto, tra cui il tennis, l’obbligo del Super green pass. Non si è mai parlato di concedere una deroga al tennista Nole Djokovic, ma si è solo ribadito quale sia l’attuale normativa”, ha chiarito ieri il sottosegretario allo Sport, Valentina Vezzali.
“Non mi convincono le motivazioni con le quali la sottosegretaria Vezzali ha detto che Djokovic potrà partecipare agli Internazionali di Roma. – ribatte oggi Andrea Costa, ospite oggi di Radio 24 – Ci sono delle regole che vanno rispettate finché ci sono. Io credo che creando dei varchi, permettendo delle deroghe, si finisca per dare dei messaggi sbagliati. Credo che dobbiamo essere tutti uguali di fronte alle regole, alle norme. E chi ha un grande seguito, chi può darci una mano in quest’opera, a maggior ragione deve dare il buon esempio. Quindi sono contrario alla presenza di Djokovic agli Internazionali di Roma”, conclude.
Gli fa eco l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, secondo il quale è “triste un Paese che si dimostra debole con i forti e forte con i più deboli. Diventa difficile chiedere ai cittadini di rispettare le regole, mentre una star del tennis può permettersi di non farlo. Le regole valgono per tutti”, taglia corto D’Amato.
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