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Governo spaccato sul concorso esterno

Concorso esterno, governo spaccato. Il Guardasigilli Carlo Nordio si è espresso con durezza sulla necessità di modificare il reato: “È evanescente, un ossimoro. Va rimodulato”. Nordio si è attirato le critiche anche dei famigliari di Giovanni Falcone. Ora è il braccio destro di Giorgia Meloni a Palazzo Chigi, Alfredo Mantovano, a intervenire per ripristinare l’ordine e frenare le intenzioni del ministro. “La modifica del reato di concorso esterno in associazione mafiosa non è in discussione, il governo non farà passi indietro nella lotta alla criminalità organizzata. Ci sono altre priorità“.
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Carlo Nordio

Il governo spaccato sull’abolizione del concorso esterno in associazione mafiosa

Bufera sul governo spaccato sul concorso esterno. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, ha rilasciato un’intervista ad Askanews.it.Non aprirei altre discussioni, la giurisprudenza sul concorso esterno è stabilita“, mentre è importante prestare attenzione alla “recentissima” sentenza della Corte di Cassazione che “mette in discussione il concetto di criminalità organizzata”. “Affronterei i problemi derivanti dalla giurisprudenza odierna” e “sforzerei di rendere sempre più chiara e incontrovertibile la lotta contro la criminalità mafiosa. C’è una recentissima sentenza della Corte di Cassazione che mette in discussione il concetto di criminalità organizzata. Mettere in discussione questa nozione significa creare allarmi nel sistema in quanto ci sono aggravanti speciali, benefici penitenziari, pene e così via. Probabilmente le Sezioni Unite interverranno perché la sentenza è un po’ discorde rispetto a quanto era stabilito, ma prima che intervengano le Sezioni Unite, nel frattempo, c’è una notevole confusione nell’applicazione delle norme nei tribunali. Pertanto, mi concentrerei di più su questo e non riaprirei altre questioni”.

Le proteste dei famigliari di Falcone e Borsellino

Il caso ha generato polemiche e allarmi, specialmente tra i familiari delle vittime di mafia. “Un affronto alla memoria e al lavoro di Giovanni Falcone. Una tomba per la lotta alla mafia“, commenta Maria, la sorella del giudice ucciso a Capaci. Anche Salvatore Borsellino, fratello di Paolo, critica la situazione. “Smantellare il concorso esterno in associazione mafiosa, come annunciato dal ministro della Giustizia Carlo Nordio, significa apertamente negare la legislazione voluta da Giovanni Falcone e Paolo Borsellino”, osserva il fratello del magistrato ucciso con gli agenti di scorta il 19 luglio 1992. “Depotenziare il concorso esterno vuol dire colpire i nostri martiri, quelli che il governo di destra dice di voler commemorare. E questo è l’ennesimo segnale di un gravissimo attacco all’indipendenza della magistratura e alla ricerca della verità”.

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