Un episodio sconvolgente avviene nel cuore della Sicilia, all’ombra della Valle dei Templi. Una coppia di turisti italiani ha manifestato una chiara forma di razzismo presso il ristorante Ginger People&Food di Agrigento, gestito dalla cooperativa sociale Al Karhub, sotto la guida del presidente Carmelo Roccaro.
La storia viene narrata dallo stesso Roccaro, che ricorda con dettaglio l’accaduto. “Sei entrata di fretta, con il tuo compagno, capelli brizzolati, tagliati cortissimi ‘alla Sinéad’, donna nostrana sulla sessantina circa. Sei stata accolta con il sorriso dalla nostra Karima, addetta di sala, giovane ragazza di seconda generazione, grande lavoratrice, che ti ha fatto accomodare dove volevi tu”. L’accoglienza e il servizio offerto da Karima, la cameriera di colore, non sembravano costituire un problema per la coppia, fino a quando non hanno scoperto che in cucina c’era una chef senegalese.
Marame Cissè, la chef in questione, è una professionista di grande talento, con premi e riconoscimenti al suo attivo per la sua eccellente cucina. Originaria del Senegal, si è trasferita in Sicilia nel 2012 e ha scelto di fare della città sicula la sua casa. Ma, nonostante le sue credenziali, la sua etnia è stata evidentemente un problema per i due clienti.
Dopo aver scoperto le origini della chef, i due ospiti hanno deciso di abbandonare il ristorante, senza dire una parola al titolare. Una fuga precipitosa che ha suscitato sgomento e tristezza. “Sono uscito e ti ho seguito mentre risalivi in macchina e andavi via, evitando di guardarmi, mentre costringevi il tuo compagno ad una improbabile inversione con l’auto”, racconta Roccaro.
Il titolare del ristorante si dimostra sorprendentemente comprensivo, non mostrando rancore o indignazione. “Io non conosco chi sei, la tua storia, i tuoi problemi e non oso nemmeno giudicarti”, riflette. Tuttavia, conclude con una nota malinconica: “Ieri sera ho preso consapevolezza di quanto profondo e radicato sia questo sentire che emerge dal lato oscuro delle persone”.
L’episodio pone l’accento sulla persistenza di pregiudizi e atteggiamenti discriminatori nella società, una realtà triste che ci ricorda quanto lavoro ci sia ancora da fare per costruire una società veramente inclusiva e rispettosa delle differenze.