Le attenzioni politiche in questi giorni sono tutte concentrate sulle votazioni che porteranno all’elezione del nuovo presidente della Repubblica. Ma l’emergenza sanitaria legata alla pandemia di Covid non è ancora conclusa, anche se a livello internazionale la tensione si sta allentando e organizzazioni come Oms e Ema dimostrano ottimismo. Mentre in altri Paesi come Gran Bretagna, Irlanda, Spagna, Danimarca e Francia si decide di allentare le restrizioni, In Italia invece, almeno stando a insistenti indiscrezioni giornalistiche, l’esecutivo guidato da Mario Draghi starebbe pensando di rendere illimitata la validità del green pass per chi ha fatto tre dosi di vaccino o è guarito dal Covid.
Monica Guerzoni sul Corriere della Sera parla di scelta già fatta da parte del governo di rendere senza scadenza il green pass che viene rilasciato alle persone guarite dal Covid e a quelle che hanno fatto tre dosi di vaccino. Si attende dunque solo il parere del Comitato tecnico-scientifico per modificare il contenuto del decreto che entrerà in vigore il 1 febbraio prossimo che riduce a sei mesi la validità del certificato verde.
In questo modo, però, tra pochi giorni, molte persone che hanno fatto la terza dose quasi sei mesi fa potrebbero vedere perdere validità al loro green pass. Un bel problema che il governo, invece di puntare subito all’eliminazione del certificato verde, come deciso recentemente anche da Israele, pensa di risolvere puntando a renderne illimitata la validità.
Il fatto è che gli enti regolatori come Ema e Aifa non hanno ancora approvato la somministrazione di una eventuale quarta dose di vaccino. Anzi, sembra che questa operazione non potrà essere fatta prima dell’autunno, sempre che il virus decida di rialzare la testa. Per venire dunque incontro a chi ha il green pass in scadenza, si è deciso di prolungarne la durata sine die. Fino a quando, e se, sarà stabilito se sia necessario fare una quarta dose.
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