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Greta Beccaglia rivela: “Sto ricevendo minacce”

La vicenda che ha per protagonista Greta Beccaglia è ancora al centro delle cronache. Nelle ultime ore si è venuto a sapere che un gruppo di 70 donne parteciperà ad una cena di solidarietà nei confronti di Andrea Serrani, il ristoratore di Chiaravalle autore della molestia in diretta tv. Cena che si terrà nel ristorante di famiglia dell’uomo lunedì 6 dicembre. Ma a fare notizia sono soprattutto le ultime dichiarazioni della Beccaglia che, durante un incontro a Firenze, rivela di stare subendo anche minacce.

Greta Beccaglia

“In queste ore sto ricevendo messaggi molto tristi, parolacce e anche minacce. Io non ho fatto niente di male, ho solo denunciato quello che tutti hanno visto, stavo normalmente lavorando. E ora voglio tornare alla normalità”. Così si sfoga Greta Beccaglia durante un incontro organizzato a Firenze da Ordine dei giornalisti, Associazione stampa toscana e Fnsi, che hanno annunciato che si costituiranno parte civile nel procedimento per violenza sessuale contro Serrani.

Poi, Greta Beccaglia si esprime in modo accorato in difesa del suo direttore Giorgio Micheletti, prima sospeso e ora riammesso a Toscana Tv. “Per me è un padre lavorativo. – racconta Greta – Ha tentato di difendermi, poi magari può aver sbagliato parola. Il video che è diventato virale dura 20 secondi, ma in realtà quello non tagliato dura più minuti. Io ho denunciato il fatto. Poi sarà la giustizia a fare il suo corso. Voglio essere ricordata come la ragazza che, se un giorno arriverà al suo obiettivo lavorativo, lo avrà raggiunto per la sua professionalità e non per quello che mi è successo”, conclude.

Minacce che, secondo quanto riferisce l’avvocato di Serrani, Roberto Sabbatini, sarebbero giunte anche all’indirizzo del suo assistito. “Andrea viene definito come un mostro. – racconta il legale – C’è chi gli augura la morte, chi dice che dovrebbe finire in galera e che andrebbe buttata la chiave. Commenti sono stati rivolti anche alla sua bambina di sei anni. Un linciaggio mediatico che ci spaventa. Non vogliamo minimizzare la questione. Ma si rischia di far passare Andrea come capro espiatorio per questo gesto, che abbiamo sempre condannato, non si può pagare un costo così alto, tutto deve essere ridimensionato”.

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