Tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte sembrano diradarsi le nuvole, minacciose, che avevano agitato il Movimento Cinque Stelle negli ultimi giorni. Il garante pentastellato è arrivato a Roma per incontrare i parlamentari del partito, in allarme dopo che tra i due big della formazione erano emersi forti attriti, tanto da far pensare che, a sorpresa, Conte potesse fare un passo indietro e fondare un proprio partito.
L’arrivo nella capitale di Grillo è invece stato anticipato da una telefonata chiarificatrice con Conte, che stando a quanto trapelato avrebbe posto le basi per l’accordo sul rilancio del M5S e per il varo del nuovo statuto. L’ex premier aveva d’altronde accettato una richiesta di incontro dei senatori pentastellati e con la candidata in Calabria Ventura, e si era presentato al Senato per incontrare gli esponenti del Movimento.
“Non c’è alcuna rottura con Beppe Grillo” aveva anticipato Conte, sostenendo che le frizioni e le ipotesi di scissione tra un partito di Conte e uno di Grillo fossero soltanto esagerazioni della stampa. I contrasti, però, erano stati confermati anche da alcuni esponenti del Movimento.
In particolare, a tenere banco era state la questione del ruolo di Grillo, restio ad accettare una posizione più defilata con l’avvento di Conte, e quella dei due mandati, un principio osteggiato da quei big che vedono minacciata la propria carriera politica a causa di questa regola.
Ti potrebbe interessare anche: Se Draghi va al Quirinale chi diventa premier? Cassese svela l’incredibile scenario