Altro che rivoluzione nel M5S. L’ex premier Conte doveva avere carta bianca su tutto e rifondare il partito a sua immagine e somiglianza. Ma le cose non stanno andando propriamente nella direzione che lui, e chi lo sostiene, immaginavano. Prima lo scontro con Casaleggio, ora quello con Grillo. Ed è proprio il garante quello che sta facendo più resistenze, mettendosi di traverso. Fino a qualche giorno fa si parlava di gelo e rapporti tesissimi tra Conte e il comico. Ora, invece, siamo alla rottura. Lo scontro tra il prossimo leader politico ed il padre fondatore del Movimento 5Stelle agita gli ormai pochi sostenitori (sempre meno, stando ai sondaggi). Dopo l’attrito sulla regola del secondo mandato e la figuraccia con l’ambasciatore cinese, i due stanno litigando di brutto sul nuovo statuto dei grillini. Con un retroscena che avrebbe del clamoroso. (Continua a leggere dopo la foto)
Conte, infatti, avrebbe minacciato di lasciare se lo statuto non passasse così come lui lo ha concepito. Il documento era atteso per questa settimana, si parlava di mercoledì o al massimo giovedì, eppure la data della presentazione continua ad essere rinviata. Secondo quanto riferito da AdnKronos, l’evento ufficiale era stato fissato per giovedì. Gli organizzatori avevano già pensato a tutto, ed era stato scelto anche il luogo in cui Conte – sotto la regia del ritrovato Casalino – avrebbe dovuto presentare il suo Movimento 5Stelle 2.0, ossia una grande sala capitolina. All’ultimo, però, tutto è stato rinviato. Motivo? (Continua a leggere dopo la foto)
Gli attriti con Grillo, appunto. Tanti i nodi sullo statuto ancora da sciogliere: al comico genovese non sarebbe proprio andata giù la sua estromissione dalle scelte politiche del Movimento. Come riporta Il Giornale, “chi conosce Beppe Grillo afferma che in questi giorni si è mostrato particolarmente deluso ed arrabbiato. Grande l’amarezza per non aver potuto partecipare attivamente alla stesura dello statuto, divenuto il nuovo pomo della discordia. Il comico, insomma, vorrebbe dire l’ultima parola. “Beppe è fatto cosi”, spiegano alcune fonti”. (Continua a leggere dopo la foto)
Nessun passo avanti, dunque. Né Conte né Grillo, del resto, hanno alcuna intenzione di cedere di un millimetro. Intanto Roberto Fico prova a minimizzare sul Fatto Quotidiano: “Conte sarà il leader del M5S e Beppe resta il garante. Non mi sembrano affatto in contrapposizione. C’è una squadra che sta lavorando. E se c’è un po’ di discussione non può che fare bene. È normale che ci sia dibattito in una forza politica. Mi stupirei del contrario”. Ma Repubblica oggi racconta della minaccia di Conte: “O così, o me ne vado”.
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