Stavolta Lilli Gruber rischia di finire davvero nei guai. A costargli cara potrebbe essere la presa in giro del collega Mario Giordano, deriso pubblicamente durante un convegno per il suo tono di voce. Le parole della conduttrice di Otto e mezzo su La7 hanno provocato una bufera social, oltre all’indignazione di diversi personaggi pubblici e politici, soprattutto di centrodestra. La Lega di Matteo Salvini decide però di passare alle vie di fatto segnalando la Gruber all’Ordine dei giornalisti per eventuali provvedimenti.
“Lilli Gruber mi ha fatto il verso. Ha detto che ho una brutta voce. Lo so che ho una brutta voce, ma ho una voglia di urlare”, dichiara Mario Giordano aprendo la puntata di Fuori dal coro del 16 novembre. “Donato lo sai che la Gruber ha parlato di noi così? – si rivolge poi al suo regista – Ebbene sì, cara Lilli Gruber, ho una brutta voce. È un mio difetto fisico, vi chiedo scusa”.
“Ma che la regina del politicamente corretto prenda in giro e attacchi una persona sui sui difetti fisici…beh a che livello sei caduta cara Lilli! – prosegue nel suo atto di accusa Giordano – Se poi, per essere tuoi colleghi bisogna partecipare alle riunioni dei ricconi del Bilderberg e farsi vedere sugli yacht con De Benedetti, allora sono orgoglioso di non essere tuo collega. Perché io al Bilderberg non ci vado e sullo yacht con De Benedetti neppure”.
Contro Lilli Gruber si scagliano anche Giorgia Meloni, Vittorio Feltri e Rita Dalla Chiesa. Ma il più duro si dimostra Salvini. “La Lega promuoverà una segnalazione all’Ordine dei giornalisti per le parole di Lilli Gruber nei confronti di Mario Giordano. L’obiettivo è chiedere una valutazione all’organo regionale in cui è iscritta la conduttrice de La7 per valutare la sussistenza o meno della violazione del codice professionale”, annuncia il leader del Carroccio.
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