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Guerra in Israele, la benzina rischia di schizzare ad un prezzo mai visto

La guerra in Israele, iniziata con il blitz di Hamas che ha totalmente colto di sorpresa le difese dello Stato ebraico, sta già provocando centinaia di morti e distruzione da entrambe le parti. Purtroppo però da questo conflitto non derivano soltanto danni materiali e lutti. Il rischio è quello che il prezzo della benzina e dei carburanti in generale possa schizzare alle stelle, considerato il fatto che il conflitto potrebbe estendersi ad altri Paesi del Medioriente, grandi produttori di combustibili fossili. E c’è chi già azzarda delle cifre.
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La guerra in Israele e il prezzo della benzina

La guerra in Israele crea “una situazione di emergenza che rischia di far esplodere altre problematiche, per esempio per l’energia. – lancia l’allarme il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, parlando a Rainews 24 – Così come è accaduto per la guerra di Russia in Ucraina per il gas, così potrebbe accadere di nuovo perché da quei paesi dal Nord Africa arrivano altre risorse. Dobbiamo capire anche se dobbiamo pensare all’autonomia energetica del nostro Paese”, conclude avvertendo sul rischio di aumento del prezzo della benzina.
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“Come tutti gli atti di guerra è una sciagura in primo luogo per i civili coinvolti. – rincara la dose Massimiliano Schena, direttore investimenti di Symphonia – Mi sembra un duro colpo alle intelligence israeliane e americane. È un conflitto che rischia di essere lungo e può potenzialmente coinvolgere altre potenze mediorientali, destabilizzando la regione. Difficile stimare l’impatto sui mercati azionari, ma potrebbero esserci tensioni sul prezzo del petrolio e questo potrebbe supportare le pressioni inflazionistiche influenzando le politiche monetarie in senso restrittivo”.

E il sito affaritaliani si lancia addirittura in una previsione sulla cifra a cui potrebbe arrivare il prezzo della benzina a causa della guerra in Israele. “La situazione è serissima. – si legge sul quotidiano – Se la guerra fosse lunga e se si allargasse ad altri Paesi del Medio Oriente, rischiamo di avere la benzina a 3 euro al litro“.
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