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Crosetto vive gratis in un superattico a Roma: “Ecco perché non pago l’affitto”

Guido Crosetto affitto superattico

Guido Crosetto vive da alcuni mesi a Roma in un superattico di 220 metri quadri, senza pagare l’affitto. Ed inevitabilmente esplode la polemica contro il ministro della Difesa. Il fedelissimo di Giorgia Meloni prova a giustificarsi spiegando pubblicamente i motivi che lo hanno spinto a compiere questascelta. Ma le sue scuse non appaiono a tutti troppo convincenti. Qualcuno paragona addirittura la situazione odierna ad un caso Scajola bis (l’ex ministro berlusconiano della casa comprata “a sua insaputa” ndr).
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Il superattico in questione appartiene a Carmine Saladino, un suo amico imprenditore che lavora nel campo della cybersecurity. Secondo quanto riporta Il Fatto Quotidiano, il proprietario avrebbe già dovuto finire di ristrutturare l’immobile. Ma i lavori sono durati troppo. Per questo motivo l’imprenditore avrebbe abbonato l’affitto all’amico Crosetto.

Il quotidiano diretto da Marco Travaglio, spiega anche che Guido Crosetto fino ad ottobre scorso ha pagato l’affitto della vecchia casa in cui viveva. Ma sul superattico sarebbe stato firmato un “contratto di possesso e legittima detenzione”. Per questo il ministro non paga l’affitto e, precisa Saladino, “il contratto è stato fatto a novembre con la speranza di finire i lavori a fine anno. Purtroppo i tempi si sono allungati e sto creando disagio a un amico”. Il Fatto sottolinea anche che l’imprenditore è presidente e socio del gruppo Maticmind che gestisce appalti con la pubblica amministrazione e ha un fatturato di 409 milioni di euro, compresi quelli del ministero della Difesa.

Guido Crosetto prova a giustificarsi

Di fronte all’inevitabile montare delle polemiche, Guido Crosetto prova a giustificarsi così: “Fino a ottobre ho pagato l’affitto al proprietario del precedente appartamento. Le cose sono andate così: a luglio mia moglie ha firmato una scrittura privata di possesso e detenzione, è un atto scritto dagli avvocati. Vuol dire che puoi tenere l’alloggio finché non finiscono i lavori. A questo atto ha fatto seguito, a novembre, quello di affitto”.
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