Guido Crosetto sembra avere le idee chiare sul centrodestra. Ospite di Myrta Merlino a L’aria che tira, l’ex parlamentare, fedelissimo di Giorgia Meloni, considera definitivamente conclusa l’esperienza del centrodestra così come lo abbiamo conosciuto in questi anni. Anzi, secondo lui, il centrodestra “è morto”.
“Mi hanno votato per il Quirinale perché sono uscito dal Parlamento. Quando uno non fa più politica va più di moda di quando è nell’arena. Da esterno è più facile e sono ben contento di essere fuori. – ironizza Crosetto prima di affondare il colpo – Il centrodestra come lo abbiamo conosciuto nasce da un’intuizione di Berlusconi che fece una fusione a freddo tra storie politiche totalmente incompatibili già allora tra di loro. Mise assieme la destra con la Lega e con pezzi della Democrazia Cristiana e del Partito Socialista. E tutto fu tenuto insieme dalla sua grande forza e dai voti che prendeva Forza Italia”.
“Quel centrodestra ha iniziato a morire con l’appoggio a Monti. Poi poco per volta con quello a Letta e a Renzi. Con quello di Salvini al governo con il M5S, per poi arrivare a Draghi. Una coalizione, quando inizia a spezzarsi negli appoggi ai vari governi, inizia a morire. Quel centrodestra lì è morto anche in questi passaggi politici. Ed è morto avendo perso la leadership di Berlusconi. Si può ricostruire? Esistono due poli nel Paese? No”, si domanda e si risponde Crosetto.
“Il centrodestra si è spaccato definitivamente. – sentenzia Guido Crosetto – Forza Italia sembra avvicinarsi a un’ipotesi di governo anche futuro col centrosinistra attraverso un sistema proporzionale. È tutto da ricomporre il quadro politico. L’ideale sarebbe ricomporlo non sulle persone, ma su dei programmi, su delle idee di società”, aggiunge. Il fedelissimo della Meloni si dice anche contrario ad una possibile federazione de l centrodestra sognata da Salvini. “Che cosa federiamo? Partiti spaccati che fino a ieri non sono riusciti a parlarsi?”, taglia corto per concludere.
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