Guido Crosetto infuriato con Giuseppe Conte. Il ministro della Difesa del governo Meloni ce l’ha a morte con il leader del Movimento 5 Stelle, perché secondo lui starebbe tenendo un atteggiamento ipocrita sulla guerra in Ucraina. Va bene secondo Crosetto partecipare alle manifestazioni per la pace in programma sabato 5 novembre, ma il no di Conte all’invio di nuove armi a Kiev per il ministro è solo “squallida propaganda politica”.
Secondo Guido Crosetto, intervistato da Avvenire, chi scende in piazza per la pace “va capito, rispettato… direi anche ammirato. Guai però se qualcuno provasse a utilizzare quel grido limpido e quella piazza pulita per sferrare un attacco politico. – avverte il ministro della Difesa – Quella piazza che chiede pace non può essere un bastone per colpire un avversario. Per trasformarlo in un nemico”.
“Non ci sono barriere culturali che mi impedirebbero di essere idealmente con loro. – prosegue nel suo ragionamento Crosetto – Con quel mondo largo e colorato che grida pace. Con loro ci sarà però l’intollerabile mancanza di limpidezza di troppi uomini politici, perché nella stessa piazza c’è un pezzo di società civile che la bandiera della pace l’ha sempre sventolata e c’è chi, come Giuseppe Conte, ha votato quei cinque decreti e ora dice no a scellerate corse al riarmo”, questa l’accusa al leader pentastellato.
“Questa squallida propaganda politica su un tema così decisivo mi provoca solo tanta rabbia e tanta tristezza.”, affonda ancora il colpo Crosetto contro Conte. “Potrei cavarmela prendendo tempo, dicendole che decideremo insieme agli alleati in futuro. – spiega infine facendo riferimento al sesto pacchetto di aiuti militari all’Ucraina che partirà entro novembre – Ma in una fase così complessa come quella che stiamo vivendo, la sola cosa che non possiamo fare è perdere il contatto con i nostri alleati internazionali, la Ue e la Nato. E dunque c’è un solo modo di muoversi e di decidere”.
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