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“Riapriamo tutto, se qualcuno morirà, pazienza”. Bufera sul presidente Confindustria Macerata

Non ha fatto in tempo a dirlo che le sue parole erano già su tutti i social. E a ben vedere, verrebbe da dire. Perché quanto proferito dal presidente di Confindustria sezione Maceata, Domenico Guzzini, è gravissimo. “Ci aspetta un Natale molto magro – ha esordito – ma le persone sono un po’ stanche di questa situazione e vorrebbero venirne fuori. Anche se qualcuno morirà, pazienza”. Già, “pazienza”, ha detto. Questa la frase incriminata pronunciata da Guzzini durante l’evento online ‘Made For Italy per la Moda’, trasmesso in streaming sui canali social e Youtube dell’organizzazione, ieri, lunedì 14 dicembre (dalle ore 17), come annunciato dalle pagine Facebook di Confindustria Macerata.

Tra i partecipanti al dibattito in live streaming, oltre a Guzzini al quale è stato affidato pure l’intervento conclusivo, c’erano anche il Sindaco del comune marchigiano Sandro Parcaroli e il Presidente della Regione, Francesco Acquaroli. Si è parlato soprattutto del contesto economico, con molti settori produttivi toccati dall’inevitabile crisi innescata dal Covid 19 e dalle chiusure per contenere la diffusione dei contagi. Ed è proprio parlando di questo tema che Domenico Guzzini si è lasciato andare alla riflessione choc.

“Come sapete ci aspetta un Natale molto magro perché stanno pensando addirittura di restringere ulteriormente. Questo significa andare a bloccare anche un retail che si stava rialzando per la seconda volta da una crisi e lo stanno rimettendo nuovamente in ginocchio – afferma il Presidente di Confindustria Macerata -. Io penso che le persone sono un po’ stanche di questa situazione e vorrebbero, alla fine, venirne fuori. Anche se qualcuno morirà, pazienza. Ma così, secondo me, diventa una situazione impossibile per tutti”.

Le parole di Guzzini sono state commentate duramente sui social e ora in molti chiedono anche che venga rimosso dall’incarico che ricopre. Il rispetto per le vittime dovrebbe essere al primo posto. La rabbia più forte infatti è stata espressa proprio da chi ha perso qualche caro a causa del Covid.

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