C’è qualcosa di decisamente strano nella modalità scelta da Matteo Salvini per manifestare il suo dissenso nei confronti del premier Giuseppe Conte e della Fase 2 varata dal governo giallorosso per tentare di spingere l’Italia, a piccoli passi, fuori dall’emergenza coronavirus. Il leader della Lega aveva infatti annunciato, baldanzoso, l’occupazione del Parlamento a oltranza, fino a quando le sue ragioni non sarebbero state ascoltate. Ma le cose, di lì a poco, hanno preso una strana piega.
Sì perché qualche ora dopo il colpo di teatro del Carroccio, che si era riversato in Aula annunciando di aver anche già preparato dei turni da rispettare, giorno e notte, per non lasciare mai scoperti i propri banchi, la senatrice e sottosegretaria ai rapporti con il Parlamento Simona Malpezzi faceva notare come Matteo Salvini non si fosse poi presentato nell’aula del Senato mentre si votava il DEF 2020 e lo scostamento di bilancio.Ma come, Salvini non aveva promesso agli italiani che si sarebbe trasformato in un cane da guardia pronto a difendere i loro interessi messi in pericolo dalle oscure manovre di Conte? A quanto pare, le cose non sono andate esattamente in questa direzione. Badate bene, Salvini era sì presente in Senato al momento della votazione. Ma invece di esprimere il suo voto, si era recato alla macchinetta del caffè dalla quale inviava intanto selfie sui social.
Un’occupazione decisamente sui generis, insomma, quella messa in atto dal Carroccio. Di una cosa, però, bisogna rallegrarsi. Non si potrà infatti più dire che Matteo Salvini è il grande assente del Senato, ora che ci ha piantato le tende. Una buona occasione per migliorare le impietose statistiche che fotografano come, al 9 aprile 2020, le sue presenze erano appena il 10%.
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