“Non bisogna abbassare la guardia, perché i truffatori sono estremamente abili. Anche io, che mi considero una persona esperta, sono stata manipolata facendo leva sulle mie passioni e fragilità”. Questo è il messaggio che Rossana Tescaroli, 54 anni, ha voluto condividere attraverso Leggo.it, con l’obiettivo di mettere in guardia altre persone che potrebbero essere raggirate. Molti sottovalutano l’abilità di chi mette in atto le cosiddette “truffe affettive”, che non riguardano solo l’aspetto romantico. Questi abili manipolatori studiano meticolosamente le potenziali vittime prima di agire.
“Le conversazioni che ho avuto”, racconta Rossana, “sembravano del tutto normali. Sono iniziate per un interesse comune con un presunto signore francese. Non mi ero resa conto che, giorno dopo giorno, stavo cadendo in una trappola. Non cercavo avventure, ho sempre mantenuto la mia fedeltà durante 15 anni di matrimonio. Eppure, chi gestiva il profilo con cui chattavo è riuscito a manipolarmi completamente. Mi hanno studiata, sapevano quali fossero i miei punti deboli e li hanno sfruttati”. È sorprendente come Rossana, una donna intelligente e comunicativa, sia stata vittima di questa truffa. I malfattori hanno sfruttato il suo amore per i bambini. Il falso interlocutore, fingendosi un uomo in difficoltà economiche, ha raccontato di non poter sostenere le spese per i suoi due figli. “Sono una madre”, spiega Rossana. “Dopo qualche settimana, mi ha confidato di avere problemi economici e di non riuscire a mantenere i suoi bambini. Mi ha persino fatto delle videochiamate in cui apparivano i presunti figli. Non so bene come sia successo, ma ho sviluppato una sorta di dipendenza dai loro messaggi. Così ho iniziato a inviargli denaro: prima 200 euro, poi 600, e infine mi ha chiesto 6.000 euro”.
Quando il marito di Rossana ha scoperto la chat, ha deciso di porre fine al loro matrimonio. “Non ha capito il mio stato d’animo e ha visto tutto come un tradimento”, racconta Rossana, spiegando come questo abbia portato alla richiesta di divorzio. “Ho anche pensato seriamente al suicidio”. La donna è stata costretta a vendere la casa e ora lavora duramente per ristabilirsi economicamente. “Oggi, quando ripenso a tutto ciò, mi sembra incredibile e mi sento violata nella mia intimità. Una volta terminato l’incantesimo, non è facile denunciare per paura di essere giudicati”. Ora, a 54 anni, Rossana si è offerta come volontaria per l’associazione torinese Acta, che aiuta le vittime di truffe affettive e si impegna nella lotta al Cybercrime. Condividere la sua storia pubblicamente è stato un passo importante per lei. “Ho un carattere forte, ancora non riesco a credere che sia successo proprio a me”, conclude Rossana. “Con la mia testimonianza, spero di poter evitare ad altri di cadere nella stessa trappola”.