C’è qualcosa che non torna nella sequenza di scene alla quale abbiamo assistito negli ultimi giorni. Conclusa con un’immagine di per sé grottesca, quella degli esponenti di Fratelli D’Italia in piazza per manifestare contro la Fase 2 varata dal governo Conte per fra fronte all’emergenza coronavirus e, a loro dire, troppo poco coraggiosa. Chiedendo meno restrizioni, più aperture. E sostenendo di essere dalla parte dei cittadini. Ai quali, però, non inviano certo il migliore dei segnali, con un gesto quantomeno irresponsabile in un momento del genere come quello di organizzare una manifestazione in piena pandemia. Non solo.
Al momento, infatti, le normative, che prevedono l’obbligo di comunicare in anticipo alla questura qualsiasi protesta di piazza, vietano la possibilità di organizzare simili sit-in, per ovvie ragioni. E l’immagine di Giorgia Meloni e dei suoi fedelissimi a strillare fuori Palazzo Chigi contro il governo stona assai con altre, provenienti dal resto d’Italia. Nel parco dell’Adige, tra Porto San Pancrazio e San Michele Extra, è successo per dire che un drone abbia inseguito tre persone intente a fare un picnic per identificarle e permetter alle autorità di far scattare le sanzioni per violazioni del Dpcm del 10 aprile scorso.
E allora viene da chiedersi: perché mai Giorgia Meloni può tranquillamente recarsi sotto Palazzo Chigi insieme ad altri esponenti del suo partito per gridare contro l’odiato Conte mentre i normali cittadini sono costretti a un ligio rispetto delle normative, pena sanzioni salate pronte a piovere sul loro collo? Bel mistero.
Da par suo Matteo Salvini si è invece risentito per un altro motivo: la Meloni lo ha bruciato sul tempo, scendendo per prima in strada, alla faccia del rispetto delle regole. Uno smacco bello e buono per il leader della Lega, che non a caso ha subito bollato come “inutile” la sceneggiata di Fratelli d’Italia. Anche tra sovranisti, insomma, un po’ di sensibilità sarebbe ben gradita.
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