Uno scontro tutto interno a un Movimento Cinque Stelle dai nervi ancora tesi, dopo l’esito infausto delle elezioni europee che hanno sancito il sorpasso, con abbondantissimo margine, della Lega di Salvini a danno dei pentastellati. E all’interno del quale sta andando in scena la resa dei conti tra i due alfieri grillini per eccellenza, il vicepremier Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista.
“Fonti interne al Movimento parlano di un celeberrimo personaggio cinematografico della commedia italiana a cui spesso viene paragonato Dibba. Si tratta – riferisce Augusto Minzolini sul Giornale – di Alberto Sordi nel film I Vitelloni, l’uomo che rivolgendosi da un camion agli operai di un cantiere grida: ‘Lavoratori?! Prrr…’. È l’immagine perfetta che incarna il nullafacente, colui che si appella sempre al verbo lavorare”.
Uno scontro che vive di provocazioni da una parte e dall’altra. Sempre secondo Il Giornale, infatti, non mancano i grillini vicini a Di Maio che avrebbero invitato il Dibba a “cercarsi un lavoro” facendogli presente: “Hai una moglie e un figlio da mantenere”.
“Per Dibba – prosegue il quotidiano diretto da Alessandro Sallusti – ormai il lavoro è una vera persecuzione, quasi quanto per Di Maio lo sono i ‘movimentisti’. Il leader grillino, infatti, deve coniugare il volere dei riottosi a quello del governo. Impresa non facile, per non dire impossibile”.
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