Berlusconi è già pronto per tornare a casa. O almeno, lui vorrebbe farlo subito ma per i medici dovrà restare in ospedale ancora 3 o 4 giorni. Lo spavento è ormai alle spalle e ai famigliari del Cav è tornato il sorriso. Le preoccupazioni, però, non sono svanite e anzi tanto in Marina quanto in Piersilvio, due dei figli dell’ex presidente del Consiglio, è evidente la speranza che il padre inizi a rivedere sul serio il proprio stile di vita, quello che ormai ne sta seriamente minando la salute.
Silvio si trincera dietro il suo solito sorriso e la voglia di scherzare, quella che l’ha spinto a commentare “l’abbiamo scampata bella anche stavolta” di fronte all’ennesimo ricovero al San Raffaele di Milano. Un’operazione d’urgenza per un’occlusione intestinale, con Berlusconi che ha trascorso qualche giorno in terapia intensiva prima di lasciare il reparto. La voglia di tornare subito in pista deve, però, fare i conti con brutto colpo inaspettato che ancora una volta lo mette alla prova.
“Mi auguro che per una volta metta se stesso e la sua salute davanti a tutto e a tutti” ha ammesso Marina di fronte ai cronisti, subito fuori dall’ospedale. A farle eco, Piersilvio: “La ripresa della campagna elettorale? Starà a lui decidere, mi auguro che la faccia con un po’ di riguardo”. Difficile immaginare che Berlusconi si faccia da parte. Ma è chiaro che qualcosa dovrà cambiare.
Silvio non vuole nemmeno sentir parlare di una sua uscita di scena. Non si rassegna all’età che avanza e insiste con uno stile di vita pericoloso. Il medico di fiducia Zangrillo gli chiede da 3 anni di fermarsi, soprattutto dopo lo scompenso cardiaco del giugno 2016 e l’operazione a cuore aperto per la sostituzione della valvola cardiaca. Si arriverà a una mediazione: la campagna per le europee riprenderà, ma con degli accorgimenti per preservare la salute di Berlusconi.
La sensazione, però, è che il momento di dire ‘basta’ sia sempre più vicino. Amici, parenti e fedelissimi continuano a martellare il leader di Forza Italia, anche per iniziare a ragionare sulla sua successione senza più rimandare. Una scelta dolorosa ma ormai sempre più necessaria.
Ancora paura per Berlusconi: altro ricovero al San Raffaele