Tante lacrime, bellissimi ricordi, ma anche rabbia e amarezza per la tremenda fine di Alessandra Matteuzzi, uccisa a 56 anni la settimana scorsa dal suo ex, sotto casa sua a Bologna.
Il ricordo della sorella, Stefania, sorretta da amici e parenti, che trova la forza di dire: “Una persona meravigliosa, mia sorella. La nostra Bologna, la mia Bologna è venuta ad abbracciarla e stringerla forte e spero che questo abbraccio duri tra tutte le donne, che si faccia rete”.
Sulle scie di polemiche che hanno seguito l’omicidio, c’è ancora da dire: Giovanni Padovani, il calciatore 27enne che la perseguitava nonostante si fossero lasciati, doveva essere raggiunto da un’interdizione. “È evidente che qualcosa non abbia funzionato, se lui quel giorno era sotto casa di Ale”, ha la forza di dire Stefania. Il ministro Cartabia aveva inviato degli ispettori per accertare determinate dinamiche, perché dal tribunale di Bologna si faceva riferimento a dei rallentamenti seguiti alla partenza per ferie dei testimoni conseguenza fatali.