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Scendono in piazza i “gilet arancioni”: oltre 3000 radunati a Bari, le ragioni della protesta

Scendono in piazza i “gilet arancioni”, movimento che si ispira chiaramente a quello dei colleghi gialli di Francia e che si è radunato a Bari per protestare controGoverno e Regione, chiedendo “il riconoscimento dello stato di calamità dopo le gelate di febbraio 2018, interventi mirati e decisi contro la Xylella, seguendo la scienza e non i santoni, e lo sblocco delle risorse del Programma di sviluppo rurale (Psr)”. A partecipare al raduno sono oltre 3.000 gli agricoltori e olivicoltori.

Accanto ai Gilet Arancioni, coordinamento che raggruppa le organizzazioni Agci, Associazione frantoiani di Puglia, Cia, Confagricoltura, Confocooperative, Copagri, Italia olivicola, Legacoop, Movimento nazionale agricoltura, Unapol, Liberi agricoltori, scendono in piazza i sindacati dei lavoratori (Cgil, Cisl e Uil), l’Anci, l’Ordine degli agronomi, il Collegio regionale dei periti agrari e rappresentanti di alcune forze politiche. I trattori si sono schierati in parte in piazza Prefettura, circa 60, e gli altri sul lungomare fin sotto la sede della Regione. Il governatore pugliese Michele Emiliano riceverà una delegazione degli agricoltori alla Regione. “È una piazza bellissima, dietro questi gilet arancioni c’è il cuore degli operatori della terra che è qui per manifestare perché il tappo è saltato e non ne possiamo più di aspettare, tra indecisioni, perdite di tempo e rimpalli di responsabilità tra Governo centrale e governo regionale”. Così Onofrio Spagnoletti Zeuli, portavoce dei Gilet Arancioni, intervenendo alla protesta dei Gilet Arancioni in piazza Prefettura a Bari. I manifestanti chiedono al ministro Centinaio di venire a Bari per parlare con tutti gli agricoltori. Il ministro delle Politiche Agricole Alimentari Gian Marco Centinaio ha commentato: “Comprendo le difficoltà che sta vivendo tutto il comparto dell’olivicoltura in Puglia. Stiamo facendo il possibile per risolvere le urgenze e pianificare interventi risolutivi che possano sciogliere definitivamente tutte le problematiche relative al settore, sempre ascoltando la voce degli operatori delle categorie e venendo incontro alle loro esigenze. Proprio per questo, mercoledì 9 gennaio incontrerò a Roma la delegazione dei gilet arancioni”

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