Una protesta contro chi li ha lasciati nudi, senza protezioni, in prima linea contro il coronavirus. E così i medici tedeschi hanno deciso di far sentire la propria voce in una maniera alquanto originale: quella di togliersi i vestiti. Spogliandosi, per davvero e senza vergogna, così da sollevare l’attenzione sulla mancanza di mascherine, tute, guanti e materiale protettivo, con cui stanno facendo i conti da settimane, in piena emergenza coronavirus.
“La nudità deve simbolizzare che noi senza protezione siamo vulnerabili” ha raccontato uno dei protagonisti della protesta, Ruben Bernau, alla rivista specializzata Aerzte Zeitung. È stato lui stesso poi a denunciare di essere ancora sprovvisto del necessario equipaggiamento contro il contagio, insieme al suo team. La campagna trae ispirazione dall’azione di un medico francese, Alain Colombiè, che si è fatto fotografare nudo nel suo studio medico, sotto la scritta “carne da macello”.
Le foto dei medici nudi sono rimbalzate adesso anche sulla Bild on line. La Germania ha finora retto molto bene di fronte alla prova del Coronavirus: rispetto all’alto numero dei casi di contagio registrati, il bilancio delle vittime è di gran lunga inferiore a quello di altri paesi colpiti dal virus (stando a dati della Hopkins University di oggi, si contano 157.770 contagi e 5.750 morti). Qualche giorno fa il ministro della Salute Jens Spahn ha affermato come il virus fosse “sotto controllo”, e che il sistema sanitario – dotato di 20 mila posti di terapia intensiva, già prima della pandemia, e da settimane in azione per raddoppiare questa cifra – non sarebbe”mai stato sotto stress”.
Stando alle testimonianze di tanti medici, anche a Berlino, la forza del sistema tedesco non è riuscita però a garantire la necessaria protezione ai sanitari attivi sul territorio. Anche reperire le mascherine è stato molto difficile a lungo. Nelle ultime ore è arrivato un carico di 10 milioni dalla Cina: l’arrivo a bordo di un aereo della Bundeswehr a Lipsia ha avuto molta risonanza mediatica.
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