Vai al contenuto

I romani non vogliono la Meloni: nei sondaggi le preferiscono la Raggi

Una possibilità che ha fatto già discutere parecchio, quella di un’eventuale seconda corsa verso il Campidoglio della sindaca Virginia Raggi. Accompagnata, finora, dallo scetticismo generale degli stessi Cinque Stelle, convinti che l’opzione potrebbe tornare buona soltanto per non bruciare eventuali nomi più forti in una competizione destinata in ogni caso alla sconfitta. Eppure, a dare un’occhiata a certi sondaggi, l’esito potrebbe non essere così scontato. 

Stando all’ultima rilevazione effettuata da Termometro Politico per conto di Affari Italiani, infatti, l’attuale primo cittadino capitolino sarebbe tra gli amministratori più apprezzati dai cittadini, nonostante le tante polemiche alle spalle in questi anni. Scorrendo le percentuali raccolte, infatti, si può vedere come Virginia Raggi (22,3%) in vista delle elezioni a Roma sarebbe davanti in quanto a fiducia a Giorgia Meloni (20,0%) e Carlo Calenda (12,2%), rispettivamente possibili candidati del centrodestra e del centrosinistra.Numeri che aprono scenari inediti all’interno del Movimento Cinque Stelle e che potrebbero accelerare le discussioni interne ala partito sulle modifiche del regolamento per abolire il limite di due legislature. Una decisione che sarebbe storica, visto che abolirebbe di fatto uno dei dogmi dei grillini, e servirebbe però a prolungare l’esperienza politica dei big di un partito in evidente difficoltà. Probabile che, come spesso accade in questi casi, alla fine sia l’elettorato a decidere, esprimendosi attraverso la piattaforma Rousseau.Per quanto riguarda i sindaci, i nomi caldi in caso di abolizione del limite dei due mandati sarebbero quelli di due donne: la stessa Raggi, come già detto, a Roma e Chiara Appendino per Torino. Restano, invece, tanti dubbi all’interno delle altre coalizioni, soprattutto sul fronte dem. Carlo Calenda potrebbe essere infatti il candidato del centrosinistra, ma i rapporti tra il Pd e il leader di Azione ultimamente sono stati piuttosto turbolenti e non sono da escludere colpi di scena.

Il piano di Conte: candidarsi al Senato per rafforzare il governo

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure