Nemmeno le parole di solidarietà espresse dal premier Giuseppe Conte nei confronti della popolazione libanese, vittima della terribile esplosione andata in scena a Beirut e sulla quale sono ancora in corso le indagini, sono state sufficienti a placare gli animi, sempre particolarmente rabbiosi, dei sovranisti. Che hanno preso spunto dalle parole del presidente del Consiglio per andare all’attacco, anche in un momento così delicato, del governo giallorosso.
Conte aveva scritto su Facebook: “Le terribili immagini che arrivano da Beirut descrivono solo in parte il dolore che sta vivendo il popolo libanese. L’Italia farà tutto quello che le è possibile per sostenerlo. Stiamo monitorando la situazione dei nostri connazionali”. Poche righe, comprensibili. E però sufficienti a suscitare reazioni decisamente inaspettate. Nel commentare, infatti, ecco arrivare puntualissime le parole al veleno di utenti vicini a Lega e Fratelli d’Italia.
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Qualcuno, mostrando notevole confusione tra il termine “immigrato” e quello “straniero”, approfittano dell’occasione per ribadire la necessità di effettuare rimpatri di massa. Di chi, francamente, non è dato saperlo. C’è anche chi parte dal presupposto che Conte non sappia mantenere le promesse, avvisando il Libano della difficoltà nell’attuare gli impegni presi. E chi invece critica il premier per essere andato in vacanza invece di lavorare.
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Immancabili, infine, i commenti del tipo “dispiace per i libanesi ma prima bisogna pensare agli italiani”. Qualcuno lo dice in maniera velata, altri esplicitamente. Sottolineando come i soldi siano pochi in questo periodo storico e andrebbero spesso innanzitutto per aiutarei cittadini dello Stivale. Un’occasione persa, ancora una volta, per fare un po’ di sano silenzio.
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