Un’inchiesta che ha sollevato un vespaio di polemiche quella realizzata dall’inviata di Piazzapulita Sara Giudice, che è andata a chiedere a Vittorio Zaniboni, soprannominato “il Briatore di Genova”, come mai nonostante abbia una casa di nove locali dal valore di un milione di euro e un’auto di lusso a noleggio per la quale spende 500 euro al mese abbia chiesto al comune di Genova il buono spesa Covid di 100 euro.
Non è la prima volta che la trasmissione si occupa di Zaniboni: nel 2018 un servizio del programma di Formigli aveva mostrato la sua collezione di auto di lusso come Ferrari e Lamborghini, il tutto mentre risultava che l’imprenditore non avesse dichiarato niente al fisco. Racconta Genova Quotidiana: “Secondo i finanzieri del Primo Gruppo, dal 2013 avrebbe incassato qualcosa come 4 milioni di euro grazie alle compravendite di mezzi di lusso, ma non aveva denunciato nulla e per questo è stato considerato evasore totale. Proprio le Fiamme Gialle, visto che risultava formalmente nullatenente, gli avevano sequestrato una ventina di auto e moto di lusso d’epoca, tra cui Ferrari, Lamborghini ed Harley Davidson”.
“Inoltre, in un secondo tempo, era arrivato anche il sequestro di quattro immobili, fra cui un prestigiosissimo appartamento da 240 metri quadrati in Galleria Mazzini, che risultata intestato alla ex moglie, ma in cui Zaniboni aveva continuato a vivere e che è stato considerato riconducibile a lui”.
Zaniboni si è giustificato con l’inviata di Piazzapulita spiegando che su consiglio del suo legale ha restituito il buono spesa. Si è anche distinto durante l’intervista per una frase di indubbia classe: “Lei è talmente brutta che dovrebbe mettersi due mascherine”.
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